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lunedì, settembre 06, 2010

Emozione...?

Si sente sempre più spesso parlare di "emozioni" all'ascolto di questo o quel cantante (o esecutore in genere). Ricordo una (scandolosa) Orietta Berti durante uno pseudo concorso televisivo di cantanti lirici, che giustificava i propri(assurdi) voti a questo o quel cantante con il fatto che l'avevano... emozionata! Ora, non voglio escludere che questo sia o possa essere vero, però qui si entra nel mare magnum della superficialità e genericità, o meglio ancora nel regno dell'insondabile che vorrebbe giustificare ogni cosa. Infatti a uno che ti dice che tizio o caio l'ha emozionato, che gli rispondi, se poi ha fatto cose turpi? ... Beh, sì, qualcosa puoi rispondere: quali emozioni? Infatti l'emozione non è un "brivido" generico di quando qualcosa ci colpisce, ma molto di più. Le emozioni hanno nomi: paura (in varie sfumature), felicità, dolore, tristezza, rabbia, frustrazione, invidia, ecc. dunque dovremmo riconoscere l'emozione che ci suscita un ascolto. Ma molti rimarranno perplessi di fronte a questa richiesta. Uno, perché non sanno riconoscere le emozioni (leggetevi il bel libro di Daniel Goleman: "intelligenza emotiva"), due, perché riterranno improbabile che i cantanti possano davvero suscitare rabbia o paura o tristezza (e invece sì; Scarpia dovrebbe suscitare rabbia, il finale di Aida tristezza, ...). Il fatto è che molto spesso si confonde l'emozione con la comunicativa. Ci sono esecutori che riescono a essere molto comunicativi, cioè fanno comprendere ciò che eseguono a grandi fette di pubblico. Sono quasi sempre ottimi esecutori, perché i limiti tecnici diventano anche limiti comunicativi, ma non necessariamente comunicano davvero emozioni. Di Stefano secondo me era un comunicatore da premio Oscar, così come lo era il pianista Arthur Rubinstein; Schipa univa le due cose; la De Los Angeles credo avesse anche doti di comunicativa molto elevate, ma anche Del Monaco, Caruso e Gigli. Insomma quei cantanti che vengono definiti "generosi". La comunicativa, a mio avviso, perde parecchio nel passaggio mediatico del disco, ecco perché la critica nei confronti di molti di loro si è fatta più aspra man mano che è passato il tempo dalla loro scomparsa.

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