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sabato, febbraio 19, 2011

Parlare intonati

Perché di norma il parlato non è intonato? Intonare un suono, considerando come è fatto l'apparato vocale, ha un "costo", un impegno, perché mantenere un suono con una determinata intonazione significa far uscire il fiato con una regolarità, una costanza, che richiedono una educazione del fiato e del diaframma del tutto fuori luogo per le nostre esigenze di vita comune. Ecco perché può essere già faticoso e complesso riuscire a farlo anche su suoni comodi e appartenenti al range del parlato quotidiano. Ed ecco perché è preferibile, prima di cominciare a fare suoni intonati, imparare a parlare facendo in modo di legare bene, pronunciare ottimamente, in modo normale, estendendo piano piano il parlato a una gamma di suoni di più ampio spettro. Per far questo non utilizziamo le note, ma la dinamica, pertanto per fare suoni più alti noi "parliamo alto". Ecco, dunque, spiegato perché si dice così! Cioè parlando più forte automaticamente usiamo anche frequenze superiori. La cosa sorprendente è che quando si arriva a cantare esemplarmente, noi torniamo un po' in quella condizione, cioè non ci rendiamo più conto di fare note più alte o più basse (tranne, magari, quando siamo proprio agli estremi), ma ci sembra di parlare/cantare più o meno forte, e basta!

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