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venerdì, febbraio 17, 2012

E' impossibile!

Oggi riflettendo su una lezione di canto di qualche giorno fa, ho avuto la precisa sensazione che nella mente di qualcuno si formasse questo pensiero: "pretendi (o pretende) l'impossibile". Da una certa angolazione questo può apparire vero: la presunta semplicità degli esercizi proposti, si dimostra subito invece, per molti, un ostacolo incredibilmente arduo da superare. Voler fare la lezione "artistica", quindi riflettere, discutere, analizzare, confrontare ogni esecuzione, che è il vero percorso per raggiungere l'Arte, per molti è assurdo, lungo, lunghissimo (o almeno può apparire tale), e a molti può sembrare del tutto inutile, perché disancorato dal livello medio attuale del canto, dunque anche rischioso perché ritenuto troppo diverso. E' vero. In effetti però non è che vivo su un palo e non so com'è fatto il mondo; mi rendo perfettamente conto che alle audizioni, ai concorsi, nelle agenzie, ecc., si richiedono determinate cose, e io sono pronto a mettermi a disposizione, senza compromessi, per raggiungere risultati che possano essere accettabili dalle due parti, cioè artisticamente ma anche dal pubblico e critica medi. Come dico sempre, la mia scuola è come un'autostrada con tante uscite e un capolinea. Ognuno può uscire dove vuole; da un certo punto in avanti io assicuro un canto di alta qualità, oltre un certo punto si entra nel canto artistico, che è prerogativa di pochi; ritenersi tra questi è inutile, nel senso che solo una spinta interiore e il possesso di un'esigenza speciale creerà le condizioni per poter entrare nel circolo ristretto (come lo chiamava Celibidache). I miei post, gli scritti miei e del M° Antonietti, sono destinati a tutti, ma per alcuni suonano come parole vuote. Non c'è problema, ognuno deve fare la propria parte; se fra i tanti che leggono ci sarà uno che si trova in quella disposizione particolare per tentare la scalata alla vetta, riconoscerà in quelle parole la verità che lo porterà dove sa di trovarla. Per lui niente suonerà impossibile. Ma anche per gli altri non c'è davvero niente di impossibile; se qualuno lo ritiene troppo impegnativo, si fa presto ad abbassare un po' il lavoro (in genere me ne accorgo da solo), ma (ripeto, senza scendere a compromessi) il processo di conquista di una qualità vocale superiore è assicurata a chiunque decide di seguirci. Chi non è convinto invece farà bene a cambiare, perché rischia di perdere tempo. Nessuno può essere il maestro di tutti. Tornando al tema, c'è da dire che il maestro pretende l'impossibile quando non è in grado di dimostrarlo. In linea di massima si consideri che non potrà mai insegnarvi più di quanto egli stesso non sappia fare. In compenso, se non ha acquisito la piena coscienza di questa sua competenza, se non è padrone della sua arte, non potrà neanche portarvi a quel punto...

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