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mercoledì, febbraio 20, 2013

Dolente immagine

Noto brano di Vincenzo Bellini.
Iniziamo da Renata Tebaldi, che canta con apprezzabilissima pronuncia e buon legato. Come spesso avviene, c'è parecchio manierismo e una partecipazione poco sincera. Pavarotti con Levine al pianoforte (88), mostra la corda proprio in questi brani da camera; la vocalità non è scorrevole, piena di accenti fuori luogo, dura, talvolta ingolata. Non apprezzo molto neanche l'accompagnamento, che trovo un po' tirato via. Faccio persino difficoltà a parlare della versione di Di Stefano del 68 a Vienna. Trovo l'idea di intepretare ogni parola, che potrebbe sembrare apprezzabile, assurda, paradossale, e alla fine antimusicale. La voce è disastrosa. Il "Carneade" Roberto Bellotti canta con molto gusto e vocalità eccellente. Peccato che ci siano notevoli problemi ritmici e di insieme col pianista. Non trovo l'esecuzione della Cossotto, nel 95 dal vivo, particolarmente interessante. Anche Carreras, in altre occasioni cameristiche apprezzabile, qui non riesce a valorizzare il brano; la voce è generalmente ingolata, non esprime le parole, i cambi dinamici sostanzialmente innaturali, arbitrari. Senz'altro è una registrazione in età non più giovanile, ma su un brano sostanzialmente semplice come questo, una voce bella e facile come la sua avrebbe potuto far qualcosa di meglio. Ottima l'esecuzione della brava Suzanne Danco, pulita, semplice, ben pronunciata e fraseggiata. Peccato la modestia della registrazione. Poco meglio di Carreras è Aragall, sempre con voce inadeguata, lontano dalla parola, nonostante la buona pronuncia. Una registrazione ancora di Pavarotti del 73 è invece da segnalare positivamente. Si sentono qua e là affiorare i suoi vezzi in nuce, però la parola è sincera e il fraseggio e la vocalità scorrevoli e gradevoli, quantunque non sfugga un certo disagio nella gestione del fiato, specie quando va nei piani e pianissimi, che sembrano più trattenuti che emessi a mezza voce. Renata Scotto ci offre forse la migliore esecuzione presente su Youtube. Bella dizione, ottima partecipazione, fraseggio sempre presente e raffinato. La vocalità è molto buona, purtroppo non sempre; in qualche momento indurisce e perde la presenza di suono. Il pianista da esiliare!!. http://www.youtube.com/watch?v=ijbIgg1TXfM Senza infamia e senza lode l'esecuzione di Salvatore Fisichella. Purtroppo di questa pagina non ci sono registrazioni dei grandissimi del passato.

3 commenti:

  1. Che ne dici invece di "Vaga luna che inargenti"? Grazie.

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  2. Trovo davvero molto piacevole la Tebaldi in questa ed altre simili ariette da camera.

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  3. Certamente nelle arie da camera la Tebaldi riusciva a trovare una dimensione intima che le "resuscitava" quella vocalità sulla parola e sul fiato che non sempre consevava nell'opera, dove dominava il senso del bel suono avulso dal contesto.
    Va bene, Salvo, appena posso commento Vaga luna.

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