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sabato, marzo 23, 2013

Parola di Gigli...

Da un articolo: ... "Ma in un periodo di difficolta` di emissione, intorno al 1930 (circa 40 anni, come faccio spesso notare, ndr), si era accorto che non era piu` capace di vocalizzare correttamente, e « apriva » troppo i suoni. Da quel momento, ed erano passati vent’anni, non si esercitava piu` sulla voce, ma soltanto sulle vocali. Studiava regolarmente davanti a uno specchio, ascoltando alcune delle registrazioni dei suoi anni migliori (in particolare il « Cielo e mar » dalla Gioconda e il « M’apparı`» dalla Marta) riproducendo le arie senza realmente cantare, ma articolando le vocali in silenzio, esaminando minuziosamente il movimento delle labbra e della lingua (ma guarda!!), e controllando soprattutto l’apertura della bocca (uuhh, che strano!!). Aveva notato che ogni vocale esigeva che bocca, lingua e labbra assumessero sempre l’assetto proprio e specifico di quella vocale e di quella conformazione facciale (c'è da non crederci!!). Alla riproduzione esatta della forma corrispondeva la relativa cavità, il cosiddetto « volume vocalico », che il suono fondamentale laringeo metteva agevolmente in risonanza."

4 commenti:

  1. La bocca è la vera tastiera del cantante, le labbra sono le briglie, ogni giorno che passa me ne rendo conto sempre di di più. Non a caso gli antichi trattatisti dedicavano interi articoli al modo di aprire la bocca... segno che non è affatto così innato e spontaneo nel nostro istinto, come qualcuno vorrebbe far credere.

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  2. Nelle scorse settimane sono giunti alcuni nuovi allievi e, per l'appunto, come è difficile per me e per loro abituarsi a usare le labbra, la bocca, i muscoli facciali per articolare correttamente le parole, e nonostante si accorgano di quanto questo semplice accorgimento migliori la vocalità, l'emissione, la faccenda non si risolve mai in tempi brevi, se non si ha una volontà di ferro!

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  3. Salvo3:24 PM

    A proposito della corretta dizione, fonazione,articolazione, ecc. spesso sento fare l'esempio della sintonia di una stazione radio. Penso che tale esempio calzi a pennello... nel senso che la giusta vocalità prevede, secondo me, una ricerca sempre più affinata e maniacale di micro aggiustamenti che appunto possone essere gestiti: 1° se sei realmente consapevole di quello che fai e segui la tecnica giusta, col giusto maestro 2° se hai la padrodanza del tuo strumento e sei così umile ogni volta da metterti in gioco nuovamente, provando e riprovando fino araggiungere il risultato giusto. Tutto questo però a prescindere dal fatto che il tutto deve essere fatto con estrema disciplina e semplicità, "ingenuità", che non sono contrapposti ma al contrario si integrano in una sinergia benefica e artistica.

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  4. Il concetto di sintonia è estremamente efficace, e in molti sensi: noi dobbiamo giungere a sintonizzare gli apparati tra di loro, mente e apparati, mente e cuore. Questa sintonia passa attraverso un importante cambiamento della personalità, influenzata perlopiù da sogni di gloria, da velleità e autoesaltazioni, che sbilanciano, invece, i rapporti verso il predominio della forza, dell'autoaffermazione impositiva e non prende in considerazione la possibilità di "venire a patti" con la nostra fisicità e l'egoicità.

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