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giovedì, settembre 04, 2014

Il canto non si può insegnare... (?)

Un allievo di canto mi riferisce che, nel suo peregrinare per varie scuole, si è imbattuto anche in un insegnante che ha affermato che "il canto non si può insegnare". Tu sei chiamato (e pagato) a insegnare ed esordisci negando il valore della tua professione? Non ricordo di aver sentito una tale frase nel mondo del canto, anche se in fondo ci sta! Un direttore d'orchestra ebbe a dire: "per riconoscere un direttore d'orchestra lo si metta sul podio; se riesce a dirigere, è un direttore!" Questo potrebbe valere anche per il canto; uno si mette a cantare, se arriva in fondo, è un cantante. Mmm: è un cantante?? Cosa vuol dire "direttore", e cosa vuol dire "cantante"? Perché e come erano bambini prodigio? Avevano un orecchio assoluto o addirittura armonico (cioè riuscivano a riconoscere ogni nota di un qualsivoglia accordo) e avevano straordinaria memoria, per cui con poche lezioni riuscivano a dare i segni all'orchestra per poter realizzare un brano. E' dirigere l'orchestra? no, semmai il traffico! Però ci commuoveremmo tutti a vedere un bambinetto di pochi anni su un podio con un bacchettone in mano che fa andare avanti un'orchestra, così come tante lacrime di emozione si versano in quelle squallide trasmissioni dove orde di bambini ignari, gioie di mammà, papà e nonnà, sputano le tonsille per imitare questo o quel cantante. Chi se ne frega se dopo qualche anno non hanno neanche più la voce per cantare "tanti auguri"? il momento di gloria l'hanno avuto. Ora, per tornare al tema, visto che ho divagato a sufficienza, si può affermare che un'arte qualsivoglia non si può insegnare? Non si può insegnare per iscritto o in teoria! Questo noi lo diciamo in ogni modo; trattati, metodi, forum, blog e quant'altro non possono aver alcun impatto utile all'apprendimento del canto; servono a orientare. Punto. Ma il canto, come ogni arte, si DEVE insegnare, e si può solo apprendere attraverso maestri o, in casi rarissimi, da soli (ma con molteplici esperienze) e in tempi e con modalità talmente dolorose da ritenerle al limite dell'impossibile. Una persona potrebbe, e dovrebbe, affermare di non essere in grado di insegnare; ecco, questo sarebbe un bel segnale di onestà. Naturalmente non dovrebbe fare l'insegnante di canto! Potrebbe fare il cantante. Gigli ad esempio disse di non voler insegnare per il timore di trasmettere cose sbagliate, che però su di lui funzionavano. Ecco, poi ci sono quelli che dicono che un certo insegnante fa fare cose che "su alcuni" funzionano. Come se non fossimo tutti uomini con principi di funzionamento analoghi. Certo, alcuni hanno più risorse energetiche, sono più robusti, hanno intuizioni valide, sono più svegli, si rendono conto di certi inganni e li evitano, e così via. Ma tutto ciò non significa arrivare a essere cantanti. Si canta, non è la stessa cosa. Poi se ci si accontenta, allora... si gode! (dicono loro, io non tanto).

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