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giovedì, gennaio 01, 2015

Principio del minimo stimolo

Uno dei principi base della nostra scuola è che il canto esemplare non necessita di forza, e anche gli impulsi che sono ritenuti necessari, razionalmente pensando, devono essere talmente lievi da risultare quasi inconcepibili. Nel peregrinare tra siti a me particolarmente congeniali, come quello di Mauro Scordevelli, scopro una pagina particolarmente impegnativa ma anche di grandissimo interesse e in cui mi ritrovo in pieno anche da un punto di vista dell'arte canora. La pagina riguarda la fisica quantistica ed è un sunto di interventi di Emilio Del Giudice. Ora riporto alcune frasi che poi commenterò:
Principio del minimo stimolo
Significa che se io do un piccolissimo ammontare di energia, i domini di coerenza in basso lo accumulano e cominciano a oscillare. Questa comporta che iniziano a oscillare i livelli superiori.
Se questo minimo stimolo dura per un po’ di tempo, una grande energia caotica viene sommata e produce una grande energia coerente.
E’ come fare un milione di euro tutto in monetine da un centesimo.
Il principio del minimo stimolo contrasta potentemente con l’ideologia della nostra epoca che è il sentirsi forte, il sentire l’energia che attraversa i muscoli, ma questo non rende coerente l’organismo, che ha bisogno di una attivazione verticale che parta dai livelli più bassi.
Questo, alcuni indirizzi terapeutici lo hanno compreso da molto tempo.
Questo principio che contraddice l’opinione comune per la quale per produrre un grande effetto ci vuole una grande causa, venne capito a metà dell’ottocento da due grandi fisiologi tedeschi (legge di Weber e Fechner in psicofisiologia: più piccolo lo stimolo, più grande la risposta).
La cosa particolarmente interessante e positiva di questo studio, e non per nulla si trova in un sito che affronta il problema dell'infelicità, è che questo principio non solo si può applicare e ritrovare in molte attività umane, ma che è utile non solo a quella attività ma, direi soprattutto, ALLO STAR BENE!

La risposta di un organismo a uno stimolo non è proporzionale allo stimolo, ma al logaritmo dello stimolo. (il logaritmo è il num. di zeri che ha un numero. Di 10 è 1. Di 1000 è 3. Di 1 è 0 zero. Di 0,1 è -1. di un millesimo è -3). Più piccolo è lo stimolo più grande è la risposta ma con il segno meno davanti. Che vuol dire questo ? che non è una risposta outbound, ma inbound, cioè l’organismo risponde trasformando se stesso.

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