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mercoledì, febbraio 17, 2016

"...e un naso che par quello di Buoso..."

La voce nasale era già deprecata nei trattati del 700, ma il suo uso non è mai cessato del tutto. Il caso di un cantante particolarmente avvezzo all'uso di risonanze nasali è stato quello del baritono fiorentino Gino Bechi, accompagnato, in minor misura, da Bastianini, talvolta Gobbi e qualche altro, che Celletti definiva "scuola del muggito". Pare che il grande Titta Ruffo abbia detto di essere stato imitato solo nei difetti e non nei pregi; in effetti Ruffo fu una sorta di Caruso dei baritoni, con voce possente e, purtroppo, qualche attacco in zona nasale. Il suo è un canto discutibile, ma non propriamente nasale, quello di Bechi decisamente sì, e pagò dazio, perché dovette smettere di cantare a grandi livelli piuttosto presto. Ci sono diversi commenti che si possono fare relativamente all'uso e abuso di suoni nasali. Intanto parliamo di colore e carattere, cioè delle cose più superficiali ed evidenti. Non credo vi sia dubbio che la voce con inflessione nasale sia decisamente brutta, fastidiosa, con un pessimo colore (diversi cantanti "caratteristi" la usano per impersonare personaggi strani o tediosi, come Gianni Schicchi o il rivendugliolo nella Forza del destino, o anche Don Alonso nel Barbiere). Allora perché non pochi cantanti in varia percentuale vi ricorrono? Beh, alcuni lo fanno incosciamente, non se ne accorgono. Ho già notato che molti non sentono quando la voce è blandamente nasale, e in compenso altri sentono voce nasale dove non c'è! Ma questo è un problema generale sull'udito, che riguarda anche la voce libera, la voce ingolata e via dicendo. Altri vi ricorrono coscientemente, cercando di mascherarlo, anche se è molto difficile. Ad esempio alcuni, che sono seguaci del canto "in maschera", ritengono più o meno palesemente, che un rapido "colpetto" di naso sull'attacco possa portare il suono "in alto", e quindi tenerlo lì, anche se poi va subito tolto! (direi Florez). Kraus da giovane non sembrava aver voce di naso, ma con il tempo la cosa è venuta fuori, anche macroscopicamente, anche nel suo caso perché riteneva che la voce dovesse stare "in maschera", intendendo quella zona tra naso e occhi. Na sciagura!
In genere in una vocalità sufficientemente sana, è molto difficile che la voce sia nasale, perché ciò avviene se il velopendolo si abbassa. Pensate in po' quale contraddizione è consigliare da un lato di tenere sempre il palato molle altissimo e dire di mettere la voce tra occhi e fronte. E' come voler uscire con la porta chiusa! In ogni modo, noi dobbiamo prendere in considerazione le motivazioni che possono indurre a scegliere questa strada, pur sapendo avere controindicazioni. Il fatto è che se la colonna di fiato-suono invece di piegarsi nella cavità orale ha la possibilità di proseguire attraverso le coane, anche solo minimamente aperte, nelle cavità nasali, essa si alza complessivamente dal diaframma, diminuendo quindi l'appoggio, il che è coerente proprio con il fatto che se l'appoggio fosse elevato, il velopendolo starebbe anche alto e chiuderebbe le coane stesse. Questo diminuito appoggio, ovviamente crea una insufficiente carica energetica, mettendo in difficoltà l'apparato produttivo (laringe). Contrariamente a quanto dicono i foniatri, la nasalizzazione crea un notevole "rumore", anche se dicono che le pareti sono assorbenti, tant'è vero che tutti coloro che hanno sentito Bechi, da vicino o da lontano, hanno testimoniato di una voce poderosissima. Anche un tenore che conosco e che canta spudoratamente di naso, manifesta alla fin fine una sonorità non da poco. Quindi sotto un certo punto di vista c'è un vantaggio, però ricordarsi che si paga in termini di durata, perché cantare in questo modo mette a dura prova la laringe e in termini di minor qualità, perché la voce nasale è brutta. Il vantaggio che si prova è di maggior facilità, naturalmente, perché il diminuito appoggio fa faticar meno. Faticar poco è sempre una strada che appagga: "faticar poco, divertirsi assai, e in tasca sempre aver qualche doblone....". In molti casi chi nasaleggia ingola, perché il sollevamento della colonna d'aria, col diminuito appoggio, viene avvertito, e non sapendo come rimediare, si chude un po' la gola per contrastarlo, creando quindi due difetti in uno. Evviva!

4 commenti:

  1. Sentir cantar di naso è orribile. Ma c'è chi neanche se ne accorge. Sono quelli che poi vogliono trovare il naso dove invece non ce n'è manco l'ombra, ad esempio ho sentito alcuni di questi gran intenditori affermare che Schipa fosse un po' nasale. Sono completamente sordi, poveretti.

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  2. Anonimo7:54 PM

    A volte si sentono cantanti con voce nasale ma hanno anche il parlato nasale. In questo caso?????? Anna

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    1. Posto che esistono delle patologie anche fisiche che possono portare a una voce nasale, e in questo caso, pur potendo migliorare, difficilmente si potrà sanare del tutto la situazione, le persone che parlano con risonanze nasali, sono sostanzialmente affette da una sorta di ipotonicità respiratoria (pigrizia), per cui il fiato/suono non ha la forza di tener alto il palato molle e quindi di chiudere il passaggio posteriore. Questi casi sono facilmente risolvibili (se non interessa il canto si può ricorrere a buoni logopedisti) con i normali esercizi.

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  3. "E' come voler uscire con la porta chiusa!".... Bellissima.
    Grazie Fabio.

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