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domenica, agosto 13, 2017

Tempo e facilità

Il problema che si incontra fatalmente dopo un po' di tempo che si studia canto è chiedersi questo cammino quanto è lungo (non sarà uguale per tutti) e quanto facile o difficile. La questione riguarda i NOSTRI tempi. I due vettori rappresentanti tempo e facilità oggi procedono in direzioni opposte e inversamente proporzionali! Si vogliono risultati rapidi, in poco tempo e che non impegnino troppo, soprattutto la mente. Dire che lo studio del canto investe la filosofia, o meglio la gnoseologia, la Conoscenza, non solo stupisce molti, ma li allontana. Da ormai molto tempo non solo lo studio ma il canto tout cour è diventato un allenamento meccanico quasi di tipo sportivo. Le Arti, lo sappiamo, si sono coltivate, nei periodi d'oro, a "bottega", cioè frequentando giornalmente il maestro, guardando lui, guardando gli allievi più avanzati, iniziando a fare cose minime poi sempre un pochino più complesse, avanzando fin quando la sete di imparare si esaurisce, nei tempi dettati dalla qualità dei risultati, che saranno naturalmente diversi a seconda delle caratteristiche dell'allievo, il quale ha sempre fretta di fare cose importanti, "difficili", di misurarsi con impegni grandi. Qui sta l'intelligenza sua e del maestro, che deve sapere quando liberarlo dal lavoro di bottega, quando lasciarlo andare, non necessariamente perché è bravo, ma semplicemente perché quello è il suo limite, quindi inutile che prosegua. Il tempo per apprendere davvero un'arte come il canto artistico, ammesso che ci si trovi con un soggetto che abbia le caratteristiche per poterla apprendere in pieno, sarà comunque sempre lungo e il cammino sempre impegnativo, che non vuol dire né difficile né complicato, anzi proprio il contrario. La prima virtù dev'essere la pazienza estrema. Avere cura di dire con somma grazia ogni sillaba, ogni parola, ogni vocale in ogni gradazione dinamica, dal sospirato senza suono alla voce piena. Io rimasi più che meravigliato quando sentii il mio maestro che faceva dire parole e frasi in assenza di voce, solo col fiato, e correggeva, spesso imputando che spingevano! Lì per lì mi pareva folle che si potesse spingere non cantando veramente. Eppure dopo un po' cominciai a sentire e capire, soprattutto capii che se non si è grado di dominare il fiato puro lo si sarà ancor meno nel momento in cui si metterà anche solo un pochino di voce. Ma il lungo tempo non è solo questo. Imparare un'arte significa trasformare il proprio fisico, così come la Conoscenza ci ha trasformato nei millenni. Soprattutto trasformare il proprio fiato o meglio la propria respirazione. Non esiste una procedura meccanica che possa mettere il fiato in condizioni di sostenere il canto artistico, esiste solo una disciplina e una esigenza personale che PUO' far sì che un soggetto, in un tempo lungo, elabori e acquisisca QUELLA condizione respiratoria, che non è mai naturale, cioè non può esistere nelle condizioni normali di vita, in quanto non necessaria alla sopravvivenza e alla vita di relazione dell'uomo di questo tempo, quindi da sviluppare come evoluzione personale, il che significa trasformarsi in un uomo "plus", cioè una persona apparentemente uguale a tutte le altre ma che in realtà ha un senso in più, cioè una respirazione (e di conseguenza una voce) artistica, condizione questa che resta nel soggetto per sempre, senza bisogno di allenamenti quotidiani. Da qui si può capire: quanto tempo ci vuole per un'evoluzione? In teoria diverse generazioni, ma l'esigenza personale e le condizioni di studio possono ridurre questo tempo a pochi anni, ma non ci si illuda. Occorre sempre un alto grado di umiltà che ci faccia comprendere realmente quando si è fuori e quando dentro la verità.

2 commenti:

  1. Quanta verità! A volte avverto la paura di non essere all'altezza di questo splendido ma nello stesso tempo impegnativo cammino ma poi mi passa quando sento che il respiro evolve. Parole frasi in assenza di voce ...sospirato ... sono fantastici. Prendere consapevolezza del respiro libero da meccanismi ... da restare senza fiato quasi in estasi. Grazie Maestro per quanto ci doni!

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  2. Parole sante!! Ma è dura! Questa consapevolezza non arriva!!! Ritarda!! Ahaha! Speriamo.

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