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martedì, gennaio 29, 2019

"Io non me ne intendo..."

Mi è capitato decine di volte, e chissà a quanti è capitato, che dopo un concerto si avvicinasse qualcuno che timidamente (o non timidamente) dicesse, ad esempio: "ah, lei è bravissimo; io non me ne intendo, però..."; oppure a un concerto di qualcun altro: "cosa ne pensa? io non me ne intendo ma mi pare notevole..."; o, viceversa: "io non me ne intendo, ma quel/la cantante mi pare che non canti bene...".
Ora, queste persone, che onestamente antepongono al giudizio il loro stato di scarsa competenza, forse non si rendono conto esattamente di ciò che stanno esprimendo. Se uno mi si avvicina e vuole esprimere il suo apprezzamento, dovrebbe dire: "mi è piaciuto molto come ha cantato (o diretto, ecc.)". Se si esprime un giudizio come "lei è bravissimo", e si palesa di essere incompetenti, quel giudizio non vale niente, quindi chi si sente giudicato così, nel bene o nel male, non potrà averne alcuna soddisfazione. Se, viceversa, si esprime il proprio apprezzamento genuino, quindi un frase tipo "mi è piaciuto molto", non c'entra che uno sia competente o intenditore, esprime un'opinione libera, sincera e sempre apprezzabile. Bisogna dire, però, che la frase espressa con il "non me ne intendo", nasconde una falsità; dire "mi è piaciuto" è piuttosto modesto come giudizio, mentre dire "bravissimo", esprime una valutazione importante e decisa, dove il "però" toglie quasi del tutto importanza al "non me ne intendo". IO dico che sei bravissimo, dall'alto della mia persona; conta poco che non sia un esperto, conta che IO ti abbia appioppato questo giudizio. Punto. Ovviamente anche in caso negativo.
Più raramente capita che qualcuno dica: "io me ne intendo"; purtroppo raramente è la verità; si autocelebrano per dare più importanza al loro giudizio, ma spesso e volentieri, dopo tale frase, cominciano a elencare tutto ciò che hanno fatto, i titoli, ecc., e il più delle volte cascano le braccia, e soprattutto... non la smettono più!
Il fatto di avere esperienza, di aver studiato, ecc., non sono "titoli" necessari per esprimere un'opinione. Un'opinione non è né giusta né sbagliata, esprime semplicemente il gradimento, la soddisfazione a seguito di una performance. Può essere benissimo giusto anche mantenere la propria opinione dopo che autorevoli critici o insegnanti hanno espresso un parere opposto. Ho sentito più di una volta persone senza alcuna esperienza, ma con reale modestia, dire cose molto giusto a proposito di cantanti; questo perché ci può essere una buona educazione uditiva, una certa disposizione al bello, al semplice, all'elegante, ecc. I tromboni che viceversa non sanno che dare giudizi, il più delle volte stroncanti, sono decisamente da evitare, qualunque sia il loro retroterra. Il più delle volte manca qualsivoglia seria capacità argomentativa.