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domenica, luglio 27, 2025

Gli scuri

 E' noto che la voce può essere modificata in vari modi, tra cui il colore, chiaro o scuro con tutte le gradazioni intermedie. Il colore è una risorsa espressiva e quindi lo si può modificare per ragioni drammaturgiche. Non solo, il colore può avere importanti ripercussioni anche sull'emissione, infatti da qualche decennio lo scuro viene utilizzato anche per facilitare il passaggio di registro, e viene considerato un importante mezzo per aumentare l'appoggio (questo, in sintesi, lo scriveva già il Garcia figlio). Scurire la voce, specie nella parte iniziale dello studio, è alquanto rischioso, perché non avendo ancora un fiato sufficientemente evoluto, possiamo essere quasi sicuri che la voce andrà indietro, cioè si dilaterà internamente, e sarà a rischio ingolamento e comunque meno brillante. Sappiamo, invece, che la strada maestra per lo sviluppo di una sana vocalità artistica, sta nell'espansione esterna, quindi si potrà utilizzare il colore oscuro quando il nostro fiato saprà sostenere questa caratteristica. Bisogna specificare che il colore oscuro corretto, non modifica in alcun modo la pronuncia (non ha nulla a che vedere con le intervocali!). Un esempio semplice di colore oscuro si manifesta mediante le due vocali più scure, cioè la U e la O. Se le alterniamo rapidamente, evitando di allargare la O, ma fecendo la O "piccola", cioè con l'accento acuto (orso), sentirete che di fronte alle labbra si forma un piccolo vortice molto ricco di armonici, e molto leggero. Dopo un tempo di esercizio in questo modo, se inizierete a pronunciare frasi con tutte le vocali (ma tornando saltuariamente all'U-O), noterete che in automatico tutto risulterà più scorrevole e leggero, resterà davanti alle labbra, e prenderà un colore leggermente più ambrato. Come al solito ribadisco che occorre l'esempio perfetto del maestro e la sua attenzione affinché vi corregga. 

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