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martedì, aprile 04, 2023

Al di là del muro

 Chi abita in un condominio ben sa che la voce riesce a superare l'ostacolo delle pareti. Se voi voleste passare al di là di un muro, dovreste praticare un foro, ma la voce passa, senza rompere niente. Ecco, tanta gente che canta, sembra non rendersi conto che la voce viaggia e supera gli ostacoli da sé, mentre non si fa che imprimere forza, spinta, come se si dovesse abbattare le pareti. Allora quando cantiamo, possiamo pensare di avere un muro davanti, ma NON sfondarlo, non abbatterlo, ma avere in mente che la voce supera quell'ostacolo semplicemente in virtù della sua leggerezza, della sua sottigliezza... già, perché più è sottile, più è raffinata, più potrà filtrare tra atomi e molecole e correre libera, mentre gridare, premere, ingrossare, allargare, non faranno che esercitare una inutile, velleitaria pressione su quel muro, che ovviamente non cederà a un'energia così eterica. Quindi, perché si insiste su una azione erronea, come la forza, nei riguardi di una attività umana, la voce, che invece ha i propri attributi in senso opposto, nella leggerezza, nella volatilità, nella raffinatezza, nell'eleganza, nella dolcezza. Si dirà che spesso e volentieri nell'opera ci sono scene che richiedono dosi massicce di voce, e persino urli e strepiti. Vero, ma l'accesso a quel tipo di vocalità passa per la semplicità, per il minimo movimento, e non il contrario. Non è pensabile che un pianista diventi grande pestando e dando pugni sulla tastiera, semmai riuscirà a imprimere sonorità importanti esercitandosi a lungo su brani semplici, dove è richiesta espressività, legato o staccato puliti, omogeneità, calore. La voce è fatta di atomi, e qualunque ostacolo si presenti davanti a voi è anche fatto di atomi, e tra gli atomi ci sono immensi vuoti. Atomi con atomi si possono mescolare e gli ostacoli non sono più tali. Così come una cintura di sicurezza non cede se voi la strattonate, può essere invece interamente srotolata se la fate scorrere dolcemente. Quindi cantate pensando che la vostra voce appaia magicamente dall'altra parte di un muro, non perché l'avete sfondato, ma perché sapete come trapassarlo con l'arte raffinata di un canto esemplare.