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venerdì, ottobre 24, 2025

Rallentare l'espirazione

 Ieri ne ho sentita una bella. Siccome stavo commentando che la pratica dell'appoggio premendo verso il basso si ooppone alla naturale uscita dell'aria, mi viene riferito che un docente di canto dice: "L'appoggio serve a far rallentare l'uscita del fiato". Questo potrebbe fare il paio con un'indicazione del Mancini sul "risparmio" di fiato. Credo che intendesse una cosa diversa, ma tant'è, le parole possono sempre avere multipli significati, se non c'è la persona presente a chiarire. 

Però c'è da fare un chiarimento. Specie nella nostra scuola, a un certo punto potrebbe esserci la sensazione di consumare tantissimo fiato. E' un problema contingente, che dura pochissimo tempo, ed è un buon segno! Significa che il fiato non incontra ostacoli e fluisce con assoluta libertà. Se ci dà la sensazione di consumarsi troppo in fretta, è perché non tutto si trasforma in voce, ne resterà una parte ancora insonora, e dovremo rimediare, ma senza fretta. Si deve arrivare a percepire la pronuncia non fatta da noi materialmente, ma che si crea naturalmente sulla punta del fiato, cioè esternamente e anche piuttosto lontano da noi. Il motivo essenziale per cui ci preoccupiamo di contenere il fiato, è perchè LO SPINGIAMO! L'obiettivo è far sì che il fiato duri a lungo? basta non premere! Parlare senza forzare e adottare la stessa strategia per cantare. Dite che non si può cantare la lirica in questo modo? E' falso! E' la qualità del fiato a far sì che la voce sviluppi risonanza, sonorità, pienezza, colore, ecc. E quello lo può fare tranquillamente chiunque semplicemente perfezionando il parlato ed estendendolo laddove non è nel suo range abituale, ed evitando di farlo gridando, declamando, strillando, ecc. Più il parlato è pacato, tranquillo, misurato, meglio sarà, soprattutto salendo verso gli acuti. 

giovedì, ottobre 23, 2025

Il piacere

 Un aspetto della nostra personalità su cui non mi sono mai soffermato, è il piacere. Nell'ambito del canto non è così invasivo come in altre attività, ma dobbiamo sapere che esso è "pericoloso" tanto quanto l'ego.

Consideriamo che il piacere è una rovina per tutta l'umanità, Per esso noi mangiamo i cibi peggiori, fumiamo, ci droghiamo, beviamo porcherie, per non parlare di pratiche alquanto disdicevoli. 

In ogni modo anche il cantante si pasce della bella voce e non è infrequente che preferisca un certo timbro, una certa manifestazione della propria voce anziché una fonazione corretta. Su questo punto c'è poco da fare, si può cercare di insistere, ma è difficile far cambiare abitudini e idee a chi le ha fortemente radicate. Purtroppo esiste anche l'opposto, cioè persone che sentono il bello delle altre voci e non sopportano la propria. Anche qui c'è poco da fare, se non provare a far capire che una buona scuola può far sì che la propria voce diventi più bella, ma sarà comunque una battaglia dura. Addirittura ci sono persone che sono ricorse a medici che operano la "cosmesi vocale" (ebbene sì, esistono) per migliorare la qualità e l'estensione della voce. Ovviamente a prezzi notevoli, non solo pecuniari, perché non oso pensare ai risultati, specie a lungo termine. 

Vedo che negli ultimi anni molte persone seguono alimentaristi ed esperti in stili di vita più sani e salutari. Temo che in molti casi ci sia qualche trucco sotto sempre per vile sete di guadagno, in ogni modo, senza lasciarsi avvinghiare da questi commerci, considerando che anche la voce necessita di uno stile di vita piuttosto corretto, oltre alla salute vocale, consiglio di affidarsi comunque a associazioni ed esperti di sicura esperienza e poco avidi per godere di una vita semplice ma con benefici.