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mercoledì, marzo 18, 2020

Mario Basiola

Per esaudire le richieste di fare nuovi post, inserisco un breve commento relativo al grande baritono Mario Basiola. Nato nel 1892, studiò con Antonio Cotogni al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma (quindi la grande scuola romana). Cotogni fu un cantante storico, ammirato da Verdi, e insegnante di alcuni grandissimi cantanti, tra cui Giacomo Lauri Volpi. Ascoltando Basiola si nota la pressoché totale mancanza di qualsivoglia interessamento della gola. E' un bel parlato morbido e "fuori", ma decisamente di timbro baritonale. Sono interessanti gli acuti, molto avanti, e soprattutto il legato straordinario, con un uso magistrale dei fiati. Consiglio l'ascolto di "a tanto amor" dalla Favorita, "cortigiani" dal Rigoletto e "Raccoglie e calma" dal figliuol prodigo di Ponchielli. Non ci sono tantissime registrazioni, e sono soprattutto legate a due periodi: il 28-29 e il 34-35. Nelle prime si nota un timbro più chiaro, più parlato, un po' meno omogeneo con acuti molto squillanti; nelle seconde un legato e una omogeneità straordinarie, però un parlato a tratti un po' "biascicato", non impeccabile, e gli acuti meno presenti e squillanti. E' comunque un cantante esemplare, piuttosto "moderno", cioè segue il testo senza lasciarsi andare a rallentamenti e corone infiniti, puntature inventate ecc. Credo che il suo punto debole sia stata la paura di perdere l'omogeneità utilizzando un parlato troppo scandito, ma nei recitativi si sente che sapeva usarlo magistralmente. Vi posto un paio di esempi poi se volete potete trovare qualcos'altro su youtube o su siti dedicati a cantanti del passato.



2 commenti:

  1. Non ho capito bene l'incipit di questo articolo, nel senso che ultimamente il blog non mi pare affatto povero di pubblicazioni, per nostra gioia! Grande Basiola ovviamente.

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  2. Hai ragione; in effetti il blog consta di quasi 900 post, quindi volendo si può passare molto tempo a leggere...

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