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lunedì, agosto 02, 2010
Esigenze
Lo studio del canto artistico finisce per essere uno "scontro" tra esigenze. Da un lato l'esigenza esistenziale, che rallenta, frena e persino impedisce non solo l'apprendimento di un canto esemplare, ma addirittura nozioni di base del canto, a meno di possedere doti straordinarie; dall'altra l'esigenza artistica di possedere una vocalità perfetta, esemplare, un "flusso mentale operante" come la definì con, come al solito, incredibile perspicacia terminologica, il m° Antonietti. Da un lato l'istinto animale, che guarda solo alla sopravvivenza dell'individuo e della specie umana, dall'altro la forza di uno spirito divino che vuole promuoversi oltre le esigenze comuni di specie, non per la gloria di un momento, ma per una reale esigenza dello spirito, una caratterizzazione che chiameremo "conoscenza", che non si apprende e non migliora o peggiora, perché è fissata in noi; cosa richiede è la presenza di qualcuno che possa aiutarci a rivelarla, a farla emergere. In casi strordinariamente rari, come fu per il M° Antonietti, a costi umani inimmaginabili, il soggetto può anche raggiungere da solo l'alta meta. Quindi un grande spirito di volontà, che porta i soggetti a fare "follie" (come l'andare a studiare a centinaia di km di distanza, quando si intuisce che solo "là" potrà abbeverarsi alla fonte che potrà colmare quella sete), è sempre la condizione indispensabile per fronteggiare l'esigenza istintiva, che cercherà sempre di opporsi a ogni tentativo di commutazione di un proprio apparato vitale in altro artistico, inutile e dannoso alla vita comune.
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Quali sono stati, i "costi umani inimmaginabili" cui ci si riferisce?
RispondiEliminaI costi umani sono di vario ordine: sacrificio, volontà, che sono piuttosto comuni a chiunque voglia seriamente impegnarsi in un'attività. Ma quando ci si pone un traguardo di perfezione, bisogna essere pronti a subirne anche di più pesanti. Sopportare tempi di educazione anche molto lunghi, sopportare la non riconoscenza e accettazione da parte di tutti. Un canto difettoso è spesso più accettato, soprattutto da masse ignoranti, di un canto artistico, perché più comune alle masse. Quando si sale nella scala della perfezione, ma non ci trova accettati da tutti, il proprio ego subisce un colpo che è durissimo da sopportare, e può anche infliggere colpi mortali alla propria ascesa spirituale. Chiedi pure se non è chiaro. Ciao
RispondiEliminaTutto chiaro, grazie
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