Conquistare un'arte significa in sintesi: UNIFICARE. Nel caso della voce noi abbiamo: 1) unificazione dei tre apparati alimentante (fiato), produttivo (laringe) e articolatorio-amplificante (bocca e spazi oro-faringei); 2) unificazione dei registri (cosiddetti petto e falsetto-testa) che significa anche unificazione delle posture cordali e relative meccaniche nonché tutto ciò che si relazione con essi in modo diversificato, a cominciare dal fiato. Se il fiato alimenta in modo differenziato la voce parlata centrale e quella acuta, c'è una dualità e quindi una difformità e una impossibilità di rendere il tratto unico ed esemplare (del resto, anche petto e testa sono una dualità risonante, da unificare!).
Dopodiché abbiamo le unificazioni di tipo musicale, che attengono alla fenomenologia, quindi unificare gli intervalli e fino a un intero brano, quindi vivere la fine contenuta nell'inizio.
Ogni volta che ci si trova di fronte a una dualità, occorre meditare su come annullarla, perché viceversa non sarà mai possibile un risultato artistico.
Secondo un certo filone del pensiero ebraico, Adamo ed Eva erano stati creati come una unità (a sua immagine, maschio e femmina, quindi in perfetta unità e comunione), perchè Dio era uno (già Parmenide aveva compreso che l'assoluto poteva essere solo uno). Per questo motivo l'albero della conoscenza del bene e del male era proibito, perchè era duale... e da lì sono iniziati i problemi, i conflitti e le dissociazioni. Secondo un certo pensiero ebraico, lo sforzo dell'uomo è quello di riportare tutto il mondo all'unità. Anche il Vangelo parla di una "ricapitolazione" (che può essere compreso come riunificazione) di tutte le cose in Cristo. Anche per i non credenti, appare evidente che il discorso sull'unità è un discorso basilare per l'esistenza. L'arte viene quindi in aiuto dell'uomo e fornisce una strada di riunificazione che va al di là del fattore estetico.
RispondiElimina... peraltro la dualità era già presente. Però è meglio non entrare in siffatti discorsi.
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RispondiEliminaEra già presente perchè solo l'assoluto può essere uno, la creazione si presenta da subito duale: cielo e terra, luce e tenebra, sole e luna, ma all'uomo era stato dato un dono particolare, nell'unità del maschio e della femmina doveva rappresentare l'immagine di Dio-comunione e per mezzo dell'unione pro-creare...ma capisco che non è questa la sede
RispondiEliminami riferiferivo alla dualità bene-male... ma confermo, chiudiamola qui.
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