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venerdì, novembre 10, 2006

Lo strumento vocale

Il suono vocale è prodotto da due lamine muscolari dette labbra della glottide poste quasi orizzontalmente nella laringe, un organo composto di muscoli e cartilagini nella parte inferiore del faringe, quasi a contatto con la trachea. Non bisogna mai dimenticarsi che tutto ciò che descriviamo come parte di un processo fonatorio, ha primariamente un fondamento fisiologico diverso. Come il fiato serve primariamente per lo scambio gassoso, la laringe è la valvola dei polmoni e ha plurimi utilizzi: serve, ad es. come valvola di apertura/chiusura del condotto, impedendo, cioè, al cibo di finire in trachea e l'aria nello stomaco. Ma un altro utilizzo importante, e quasi sempre sottovalutato o non considerato, riguarda la postura. Quando ci si piega in avanti, quando si solleva un peso, e in altri momenti quotidiani, il nostro fiato, oltre a svolgere il proprio compito di ossigenazione, assolve ad un compito meccanico; la muscolatura viene aiutata da un nostro sistema pneumatico; l'aria contenuta nei polmoni viene bloccata dalla chiusura da parte della glottide e si forma una compressione interna (provocata dai muscoli respiratori, massima dal diaframma) che aiuterà il nostro corpo a ritrovare la posizione eretta ovvero i muscoli a sollevare i pesi, ecc. Questi concetti sono molto importanti, perché durante l'atto fonatorio, se non c'è coscienza di questo, si possono mettere in moto dei meccanismi istintivi o noi stessi possiamo innescare processi che in realtà renderanno difficile la fonazione, perché è innegabile che qualunque attività dell'istinto, che appartiene al nostro cervello più antico, quello che governa la nostra vita vegetativa, avrà il sopravvento sulle attività volontarie, governate dalla neocorteccia, il cervello più recente, che è anche più lento. Quindi, ad es.: se mentre vocalizziamo il nostro corpo tende a piegarsi in avanti, anche poco, senza che noi ce ne accorgiamo e senza che nessuno ce lo faccia notare, l'istinto automaticamente si metterà in moto affinché questa caduta venga contrastata, e indipendentemente dal fatto che noi stiamo cantando, richiamerà la valvola laringea a chiudere il condotto affinché l'aria compressa possa offrire un valido contrasto alla caduta. La nostra volontà contrasterà a sua volta la chiusura della glottide, e siccome non stiamo veramente cadendo, la forza muscolare sarà in grado di tenerci in posizione eretta, ma non v'è dubbio che l'azione fonatoria non potrà essere libera e perfetta, perché nella laringe e in altri muscoli vi saranno segnali neurologici contrastanti. Ecco perché soprattutto nell'esercizio, è sempre indispensabile mantenere una postura quanto più possibile eretta. Meglio, di quando in quando, riposarsi, che non stancarsi e rendere difettoso, quindi inutile, esercitarsi. C'è un'altra motivazione legata alla postura, ma ne parleremo più avanti.

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