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lunedì, ottobre 18, 2010
La Natura che muta.
Ricordo che molti anni fa Giulietta Simionato rispondeva in un'intervista alla domanda sulla carenza di nuove grandi voci con l'affermazione che il genere umano sta mutando, e di conseguenza le voci. E' vero. Ci sono almeno due fenomeni da considerare: 1) il fatto che in genere il molto minore uso del fisico per lavorare ne ingentilisce e affina la muscolatura, 2) l'alimentazione ha indotto lo sviluppo verso una crescita in altezza assai notevole. Questo ha inciso sulla vocalità, perché anche laringe e corde vocali si sono assottigliate e allungate. Poi non è da sottovalutare l'impatto ambientale e le necessità di relazione. Oggi la comunicazione telefonica o con altri mezzi ha diminuito la necessità di parlare ad alta voce. Come tante cose del passato, sarei curioso di sentire come parlavano gli antichi romani, specie gli arringatori, i condottieri... E forse ancor più i Greci, che avevano fatto studi importanti sulla voce. A proposito di mutazione, poi, dobbiamo mettere anche un altro fattore in conto: la donna, nella sua evoluzione culturale e sociale, parla oggigiorno quasi sempre e solo di petto, mentre credo di poter affermare con una certa sicurezza (anche il Garçia ne accenna) che un tempo il registro comune di voce parlato della donna era il falsetto. Questo un tempo rendeva più facile l'educazione vocale, perché oggi un problema diffuso è proprio dovuto allo "scalino" tra petto e falsetto e alla difficoltà di irrobustire il falsetto. Purtroppo ai mutamenti apportati dalla Natura non abbiamo mezzi per contrastare, anche ammesso che lo si volesse; se però, come auspichiamo e crediamo, la Natura sa mantenere i propri equilibri, non abbiamo molto da temere, perché gli apparati saranno sempre in grado di esprimere una vocalità esemplare, laddove sapientemente guidata. Magari saranno sempre più rare le voci grandi e molto sonore, ma come ogni passaggio evolutivo potrà essere assorbito da nuovi interessi e nuovi obiettivi. Ciò che conta è mantenere vivo il rapporto con l'Arte.
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