Con questo magari la smetto, eh! :)
- Non spingere! La spinta illude di fare tanta voce, ma crea un'infinità di difetti e rende molto meno di quanto ci si aspetti
- - Non cercare! La voce si sviluppa autonomamente facendo corretti esercizi, ovvero perfezionando le cose semplicissime da esercitare.Soprattutto non cercare gli acuti e una voce ideale
- - Non affondare! Premere verso il basso, all'indietro, sulla schiena, sulla pancia, sulla gola, sul velo palatino, ecc., non fanno che impedire la fluida e corretta emissione.
- - Non schiacciare! Pensare di premere il suono in avanti pensando di farlo uscire o di metterlo "avanti" è anch'essa un'azione deleteria, che non può dare i frutti sperati.
- - Non sbadigliare! Non inteso come stimolo naturale e indipendente, che non deve essere inibito, ma come ricerca di una cavità o un atteggiamento utile al canto. E' una stupidaggine!
- - Non "vomitare"! Id come sopra.
- - Non "impostare"! E' assurdo, illogico e profondamente deludente pensare di dare un particolare carattere (soprattutto "lirico") alla voce illudendo che questo possa servire a cantare.
- - Non oscurare! Il colore oscuro esiste e può essere utilizzato efficacemente nell'educazione vocale, ma deve comunque essere controllato e suggerito dall'insegnante quando ritenuto utile. Molti hanno l'idea (suggerita dai soliti ignoranti) che il canto lirico sia scuro per definizione, il che è profondamente errato!
- - Non "fondere" le vocali! L'idea di uniformare le vocali alla ricerca d'una ideale uniformità è esattamente la strada opposta alla verità. Più si pronunciano correttamente più il risultato sarà esemplare.
- - Non inspirare solo col naso! e inoltre non inspirare rumorosamente, non farlo troppo copiosamente se non ci sono lunghe frasi da sostenere, non "annegare" nell'aria, insomma.
- - Attacca ogni nota pulita! Non bisogna arrivare alla nota prendendola più bassa e poi trascinandola, anche di poco.
- - Non ribattere le vocali, se non è richiesto! Spesso la spinta del suono si manifesta con una sorta di ribattuto "iiiiii" "eeeee", ecc. L'unico punto di tensione, che andrà comunque eliminato, è la prima vocale pronunciata, dopodiché la vocale va solo alimentata, cioè non deve essere premuta o spinta.
- - Stacca i suoni. Il vocalizzo legato è molto difficile perché in genere non viene ripetuta la vocale su ogni nota, ma la si pronuncia la prima volta dopodiché si trascinerà un suono ipotetico che non è più la vera vocale. Per sviluppare questa capacità è bene fare prima i suoni staccati sulle note dell'esercizio e poi ripetere legando (all'inizio su non più di due note) ottenendo il medesimo risultato.
- - Utilizza la dinamica! Si pensa che la dinamica sia un gesto espressivo da riservare al canto. Non è così! E' fondamentale, invece, utilizzare spesso e volentieri le varie gamme dinamiche per educare il fiato e l'orecchio. Ad es: attaccare forte un suono e subito ridurlo al piano e anche al pianissimo! Viceversa, attaccare i suoni di un arpeggio in piano o pianissimo e quindi rinforzarli, senza esagerare.
- - Abbi coraggio ma non incoscienza! Aprire i suoni, lanciarli, portarli (musicalmente), comporta spesso coraggio. Urlare invece comporta incoscienza.
- - Abbi pazienza!
- - Conquista un suono alla volta, non cercare l'acuto a tutti i costi e il prima possibile!
- - Canta i brani giusti! Non si possono saltare le tappe! Iniziare con brani semplici, che devono essere cantati con gusto, stile, piacere, importanza. Non esistono i brani FACILI. Ogni brano deve comunque essere scoperto e valorizzato in ogni sua sfaccettatura.
- - Riposati! Specie all'inizio di ogni seduta, è bene riposarsi ogni 10/15 minuti. La stanchezza è sempre deleteria, specie alla concentrazione.
- Sii te stesso e fai ascolti utili. Andare su youtube e sentire qualunque cosa è decisamente deleterio. Ascoltare un proprio beniamino frequentemente può portare a emulazione, acquisizione di difetti d'ogni tipo, anche se si tratta di un buon cantante. E' bene comunque avere un parere esperto sul o sui cantanti da ascoltare nel repertorio desiderato. I brani comunque si studiano sugli spartiti.
Il canto è concentrazione... ma come si fa a raggiungere lo stato psicofisico ideale per attuare il totale controllo delle proprie emozioni o meglio gestirle in maniera utile al canto stesso?... mens sana in corpore sano dicevano gli antichi. Tale concetto più volte ribadito, ritengo sia fondamentale. Ultimamente, frequentando un amico tenore (per me molto bravo), mi ha detto che nell'ultimo periodo la sua voce era stanca, non la riconosceva più... sentiva anche la mente stanca ed il fisico reagiva male; dopo alcuni esami ha scoperto di soffrire di ipertensione arteriosa. Effettivamente sentendolo cantare mi sono accorto anche io che qualcosa non andava. Ha iniziato una tertapia antipertensiva e da alcuni giorni finalmente lo sentito sereno e la sua voce e tornata libera e squillante.... Anche in me ho avuto modo di notare che alcuni periodi in cui il corpo, anche per una serie di patologie (dal raffreddore comune, al reflusso, ecc), reagisce poco e la mente semplicemente non si impegna a concentrarsi... quindi per cantare abbiamo bisogno di disciplinare corpo e mente all'ottenimento di un equilibrio ottimale. Parafrasando un detto napoletano: "il Canto nun vò penziere"... Il Canto non vuole pensieri, ansie, stress... 'E' comme se fà?
RispondiEliminaLa padronanza, la coscienza, annulla qualunque emotività negativa. Spesso mi chiedo: come ha fatto Tito Schipa a sostenere, nei primi anni, la sua "modesta" voce accanto a voci enormi, stentoree? Con la padronanza, con la concentrazione. Certamente la salute, la non piena forma fisica, può condizionare e limitare, ma più si è sicuri della propria condizione più si può superare anche certi malesseri e certe difficoltà.
RispondiEliminaGrazie Maestro. Riflettevo anche di quanto sia vero non "fondere" le vocali chiudendole,allargandole, stringendole, come se fossero "modificabili" e sul colore scuro che spesso erroneamente è sinonimo di cantare lirico. Grazie ancora
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