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venerdì, aprile 10, 2020

Osservare

Da molto tempo esorto spesso gli allievi a fare gli "spettatori" della propria voce. Cos'è che distingue la formulazione spontanea, quotidiana, di una parola qualsiasi dalla stessa con un'intenzione particolare, diciamo recitata, o addirittura cantata? La differenza consiste nel fatto che non ci esce con la stessa naturalezza ma ci dobbiamo mettere una volontà e una modalità che non appartiene al contesto reale, ma ce lo dobbiamo inventare per adempiere a un buon risultato. Allora noi abbiamo la necessità di osservare, realmente, ciò che stiamo facendo, modificando, sperimentando varie soluzioni finché troviamo la più rispondente. Osservare, nel gergo comune, riguarda solitamente un'azione visiva, una sorta di approfondimento del "guardare". Ma in senso lato l'osservazione è anche "curare attentamente"  [Zanichelli]. In cosa ci può aiutare maggiormente l'uso di questo termine? In senso visivo, noi lo esplichiamo verso qualcosa di esterno e magari anche distaccato, distante da noi, ed è proprio in questo senso che vorrei stimolare coloro che studiano canto! Osservate le vocali, le parole e le frasi che pronunciate, cantate o meno, e apprezzatele maggiormente quando vi sembreranno staccate da voi, come se le emettesse un'altra persona o un apparecchio come una radio o un lettore cd. Quest'azione deve comportare un rilassamento e quasi un abbandono fisico della produzione vocale, un automatismo, come, per l'appunto, capita parlando. Però anche quando parliamo, raramente ci ascoltiamo nell'ambiente che ci ospita, invece cercate di aguzzare le orecchie, cercate di riconoscere la vostra voce, non per lodarla o criticarla, ma solo per prenderne coscienza.
Adesso vado anche un pochino oltre: contemplate! Cos'è la concentrazione? è circoscrivere la propria attenzione e la nostra energia su una specifica attività. In quel momento, anche se non stiamo facendo qualcosa che richiede un'attenzione visiva particolare, il nostro sguardo si concentrerà anch'esso. Ora immaginate di uscire di casa e assistere a un meraviglioso tramonto, per es. Cosa succede? Che voi per qualche tempo vi metterete in contemplazione, ammirerete questo spettacolo stupendo con la gioia che vi pervade. In questo momento non pensate a niente, perché siete unicamente protesi a gustare questo attimo magico. Queste sono le caratteristiche da ricreare quando si canta. Mettersi in contemplazione di ciò che siete in grado di creare vocalmente. Non importa se non siete perfetti, ciò che fate, se lo fate con questa concentrazione e questa gioia, sarà meraviglioso. Quindi non pensate, vivete il presente come qualcosa di irripetibile e magnifico.

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