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mercoledì, agosto 26, 2009
lo strumento
L'uomo possiede uno strumento entro di sé? E' una domanda legittima, ma rispondere sì è incompleto. In effetti dovremmo dire che l'uomo ha entro di sé una vera "macchina" da musica, una sorta di juke-box. Infatti lo strumento è solo una parte di questo complesso, cioè la laringe; ma noi, per poter cantare, dobbiamo mettere in azione anche il meccanismo che permetterà allo strumento di suonare (il fiato è paragonabile all'archetto per un violinista); come sappiamo non finisce qui; l'uomo possiede anche un delicato impianto di amplificazione. Questa "macchina" è un organismo assai complicato, e ciò che bisogna capire è che perché possa dare il meglio di sé, non è sufficiente che ciascuno dei suoi tre componenti funzioni bene, ma è indispensabile che essi siano sempre perfettamente in relazione tra di loro, cooperino e coagiscano. Lo strabiliante strumento vocale, al contrario di tutti quelli costruiti dall'uomo nei secoli, non è rigido e di struttura fissa, ma possiede una elasticità e mobilità sorprendenti, che però l'uomo, il più delle volte, tarpa, limita, blocca. Più si creano le condizioni perché la voce dia il meglio di sé, e più questo rivelerà preziosismi e bellezza. Più lo si limiterà, e più esso si inaridirà.
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