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giovedì, gennaio 14, 2010

L'aperto coperto

E' questo un argomento estremamente delicato, di cui lo stesso M° Antonietti parlava e scriveva poco, ed è da considerare elemento di perfezionamento, quindi nessuno provi a mettere in pratica da solo quanto vado ad esporre.
E' noto che il cosiddetto passaggio di registro si produce più efficacemente oscurando i suoni, in quanto la laringe scende leggermente e il suono oscuro produce un appoggio più solido (sempre che si abbiano le sufficienti risorse e disposizioni fisiche). Ovviamente se la disciplina di apprendimento è valida e tesa al raggiungimento di una perfetta emissione, è evidente che questa "manovra" meramente meccanica a un certo punto non sarà più necessaria, e anche nel registro di falsetto si potrà usare il colore chiaro (cosa che le donne fanno più abitualmente). Il colore chiaro, come noto, laddove è richiesto più impegno e appoggio, quindi nei suoni forti, voluminosi, rischia di sollevare laringe e diaframma, ecco perché si potrà affrontare questo argomento quando le reazioni istintive saranno fortemente ridotte. Resta un interrogativo e un problema per quasi tutti: come si fa a riconoscere quando si è in petto o in falsetto chiaro? Diciamo pure che il riconoscimento man mano che il perfezionamento migliora, sarà sempre meno possibile. La differenza resta nel carattere del suono: meno teso e gridato in falsetto, più maschile e teso all'urlo, il petto. Ma non finisce qui. Giustamente si potrebbe chiedere: ma come si differenzia esecutivamente il petto dal falsetto? Noi dobbiamo considerare sempre il risultato voluto: la fusione, o ancor meglio l'annullamento dei registri. Pertanto ciò che si vuole, e ciò che risulterà da una eccellente disciplina artistica, è che automaticamente laringe e corde nel salire si porteranno verso il falsetto, senza alcun particolare intervento (gradualità). Per poter emettere correttamente un falsetto chiaro, che si può anche definire (così faceva il M° Antonietti) Aperto-Coperto, occore una notevole apertura orale che accolga la considerevole quantità e intensità d'aria necessaria. Quindi è importante che il passaggio dal petto al falsetto non provochi una diminuzione dello spazio e un "abbassamento" della proiezione del suono nel palato. Nel caso delle donne il fatto che il falsetto sia piuttosto leggero nelle prime note, porta ad abbassare, se non addirittura schiacciare i suoni in bocca. Il passaggio al falsetto deve avvenire mantenendo una notevole ampiezza orale.

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