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sabato, ottobre 19, 2013

Un commento

A fini didattici, quindi non perché io ce l'abbia con questo o quella cantante, posto l'aria della traviata del 1° atto cantata dalla Rancatore e la commento, in quanto richiestomi da un'allieva; ovviamente il commento servirà comunque a tutti. L'aria non è completa ed eseguita in uno studio televisivo, quindi poco significativo, ma tutto fa...!
Già la "Ah" iniziale è piuttosto ingolata; quando scende su "lui" la faccenda si complica: ingolata ma anche "affossata" la "I", e l'indizio di ciò che sta facendo si nota dalla testa, che si piega in avanti facendo finire il suono verso le tonsille! Le due "A" di "che l'anima" sono incomprensibili, ma addirittura ridicola è la "I" de "tumulti", che non si sa proprio che suono sia. Tutta la frase, inoltre, non è vocalmente coerente, il suono va avanti e indietro senza controllo. E lo stesso si nota subito dopo: "solinga" è in un modo, "nei tumulti" in un altro (e nuovamente la I ingolata). Pessima, a dir poco, la "E" di "sovente", di piena gola, e analoghe E ed I di "pingere". La "U" di "occulti" non esiste. Sentite come "lui" di "lui che modesto" sembra appertenere ad un'altra persona, è una emissione molto incoerente. Tutta la frase successiva fino a "destandomi all'amor", è alquanto generica, giusto un po' di ricerca di espressività, ma superficiale e non nella sincerità delle parole. Sentite poi cosa capita sulla "O" di "amor": vorrebbe rinforzare il suono e che fa? Spinge e ingola. Il suono prende inflessioni metalliche e comincia a oscillare. Pessimo. La meravigliosa frase che segue, che dovrebbe segnare una grande apertura melodica e sentimentale, resta chiusa in gola, è contratta, ostacolata. La Rancatore ha una bella voce, sia chiaro, ma, parafrasando una nota canzone sulle donne "oltre la voce c'è di più" (ovvero ci dovrebbe essere)! Non sto a commentare tutto se no diventa un post lunghissimo e illeggibile. Andiamo al primo vocalizzo: si noti che le ultime note basse sono schiacciate in basso, decisamente ingolate. Invece si deve notare che la "I" del "delizie" che chiude il periodo è bella! Allora perché la gran parte delle I precedenti sono pessime? (la O però è di nuovo ingolata). Andando avanti, di nuovo un vocalizzo sulla O di "vortici". Notate che prima della nota acuta, si ferma un attimo e "tira su" la voce, con sforzo, e il suono perde ogni qualità, diventa aspro, stretto, stridente. Da censura la conclusione su "..rtici", in un registro basso a lei sconosciuto. La "tecnica" dell'acuto tirato su si ripete sul "gioir". Inizia quindi il "sempre libera". Va bene che il microfono enfatizza (peggio per loro!) però non c'è alcuna omogeneità di emissione, le parole vanno avanti indietro, si schiariscono fino allo stridore e si scuriscono senza criterio. L'acuto è nuovamente tirato su dalla gola, nuovamente metallico e oscillante, cambia "personalità". Successivamente ci sono alcune colorature sulla "O" dove invece si nota una bocca bella armoniosa, e il suono è piacevole, bello, giusto. I rebemolli ribattuti, invece, tornano a essere aspri, perché invece di farli uscire in avanti, li tira su dietro. Una sua caratteristica, che sappiamo a cosa attiene e perché si verifica, e che purtroppo questa cantante non ha superato. Carina la richiesta del "piano" da parte del direttore con si piega quasi a terra!! Il celebre acuto (mib) è decisamente negativo: strettissimo, stridente, oscillante, metallico. In conclusione: l'aria è difficile, la cantante ha coraggio e se la cava non male nell'esecuzione "tecnica", intendendo con questo la sequenza (o sequela) di note, però non è così che va eseguita, sia sul piano espressivo musicale che vocale.
Lasciando da parte la "solita" Callas, che sappiamo cosa ha rappresentato nel canto e in questo ruolo, se volete sentire una voce veramente libera, ascoltate la Amelita Galli Curci, discutibilissima sul piano esecutivo, ma.... è libertà assoluta; poi la Melba. Se volete una versione non troppo antica, non perfetta, ma buona, valida, ascoltate la Scotto del 62 con Votto o la Zeani. Ci sarebbe parecchio da dire anche su Bidu Sayao (un sacco di attacchi dal basso), ma E' UN ALTRO MONDO!!! Ascoltatela, vi prego, e sentite quanto le parole siano finalmente dette, comunicate! Se non si parte da una rieducazione dell'orecchio, non ci salviamo! E poi quanto i suoni siano liberi e "volino" alti. http://www.youtube.com/watch?v=dCeDB4WzZPY e senza ombra di gola. Sentite come i suoni siano limpidi, cristallini, da usignolo! E che dire poi della Gencer? L'intelligenza vocale all' "opera" (in tutti i sensi). Termino qui, per ora.

8 commenti:

  1. Il video della Rancatore è questo, giusto? http://www.youtube.com/watch?v=BtrDUf1Jw2A

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  2. Beh ma è inascoltabile, non sembra neanche una cantante professionista. Però che invidia, come fa questa gente a cantare così tutto di gola? Io in queste condizioni non riuscirei neanche a reggere la mia tessitura naturale, incontrerei scogli invalicabili appena superate le primissime note centro-gravi.

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  3. Hai ragione, mi ero dimenticato di inserirlo, ora ho provveduto. Beh, certo, con un po' di educazione uditiva l'esecuzione appare nella sua cruda, inesorabile e povera realtà, ma a quello che suol definirsi "grande pubblico", che è quello cui è stata negata una vera educazione musicale, questa appare invece come una grande cantante. E, purtroppo c'è (sempre) di peggio! D'altro canto è anche vero quanto dici in seguito, oggi canta chi riesce con le doti naturali (ed ecco perché alcuni le inneggiano!); dalle scuole ne escono sempre meno.

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  4. Ma la cantante avrà o avrà avuto anche delle buone qualità, io stesso conservo il ricordo di una sua Gilda all'Arena di Verona, anni fa, quando esibiva con facilità un gran numero di sopracuti. In questa esibizione televisiva però è davvero indifendibile. Credo anche che la parte di Violetta le stia a dir poco larga.

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  5. Ho ascoltato un video "live" da Montecarlo 2013 dell'opera in teatro, ed è MOLTO PEGGIO! Oltretutto la voce ha preso un'oscillazione preoccupante. Comunque improponibile in un teatro d'opera di livello che così voglia definirsi. Una realizzazionee del genere sarebbe accettabile, si e no, in un teatro di bassa provincia (gli acuti sono al limite dello strozzato).

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  6. non per nulla hanno disabilitato i commenti, però è anche emblematico che ci siano ben 18 "mi piace" e 2 o 3 pollici versi.

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    1. Se la ascoltate, fateci caso, il tenore sembra tale e quale Kraus

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  7. Salvo4:31 PM

    Certamente quello che si sente nelle Grandi è l'assoluta assenza di spinte e l'utilizzo giusto del falsetto e quindi gli attacchi ed i finali fatti in ASSOLUTA libertà di fiato e soprattutto di pensiero... la sensazione infatti è quella di sentire il "pensiero" che canta, l'idea stessa del canto che prende forma e si "smaterializza" in armonia allo stato PURO.....

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