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venerdì, agosto 14, 2015

Di chi fidarsi?

Facendo un rapido ripasso relativamente a persone che ho conosciuto nell'ambito del canto, alcuni allievi, altri conoscenti, amici, ecc. ho valutato il problema di come raggiungere un risultato di alto livello. Il problema di base è: di chi fidarsi? La prima risposta è: del proprio insegnante. Mi si dirà: ma potrebbe essere un imbroglione, un contastorie, un pasticcione, un incompetente, ecc. Vero, però come prima cosa bisogna fidarsi di lui e capire cosa vuole, come lo ottiene, quali mezzi utilizza e di quali mezzi dispone. Dopodiché: se non dispone di mezzi, vale a dire non sa cantare, è necessario immantinente lasciarlo. Se sa cantare, quindi sa fare esempi che ci paiono validi, allora occore dare tempo. Seconda cosa: proviamo affaticamento vocale, ci viene a mancare la voce sovente dopo la lezione? Non è il caso di discuterne: se succede più volte, è indispensabile fuggire via. Terza cosa: fa uso di strumenti fisici, tipo cucchiai? ci fa mettere a terra, piegare, indossare mascherine o altri accorgimenti? Fuggire via. Dopodiché entriamo in questioni più delicate, ma non meno importanti. L'insegnante fa continui riferimenti a zone anatomiche diverse dalla bocca? tipo: dirigi il suono verso le fosse nasali, verso gli occhi, verso la nuca, verso la calotta cranica? Ci esorta spesso ad alzare il velopendolo? ci esorta a tenere bassa la laringe? a spingere verso il basso, come si andasse in bagno? Suggerirei di mandarci lui, in quel posto. A questo punto abbiamo fatto già una bella scrematura. Aggiungiamo altri particolari non secondari: ci dice che certe vocali non si possono o non si devono pronunciare, tipo la A e la I, e che bisogna usare le intervocali? ci sta ingannando. Lasciamolo. Ci dice che il petto non esiste o che non si deve usare? mente, passiamo ad altri. Ci dice che i registri non esistono? Non sta mentendo, ma occorre comprendere questa affermazione dove porta. Ci dice che per cantare non si deve far niente e che è naturale? Non dice propriamente cose sbagliate, ma occorre comprendere allora perché non riusciamo a cantare, perché abbiamo diverse difficoltà e come intende procedere nella educazione vocale senza contraddirsi. Ci fa fare un mucchio di esercizi di respirazione, dicendo che il canto è l'arte del respiro? Ha ragione, ma non ha capito niente, quindi non ci servirà a molto. Meglio non perdere tempo! Riassumendo, di chi possiamo fidarci? - Di chi ci insegna che occorre educare il fiato non esercitandolo separatamente ma con esercizi vocali che ne stimolino l'evoluzione a fini vocali - Di chi ci fa capire che il canto non è che l'evoluzione del parlato - Di chi dà preminenza ad esercizi che utilizzino la parola parlata e intonata - Di chi non fa uso solo di vocalizzi e di dinamiche forti, ma usa tutte le gamme, dal sospirato quasi azzerato, al falsettino, alla voce piena - Di chi ci fa comprendere come le vocali devono essere perfettamente pronunciate in purezza - Di chi ci fa comprendere che la voce che spande e che si sente in qualunque sala non è frutto di spinta, di forza bruta, ma di saggio sviluppo respiratorio, che richiede tanto tanto tempo, quindi pazienza e umiltà - Di chi ci fa comprendere (su noi stessi) che i registri si annullano col tempo, diventando una cosa sola, e che tale annullamento è frutto di una conquista respiratoria artistica eccezionale - Di chi ci fa comprendere che spesso i difetti vocali sono causati da noi stessi, dalla nostra fretta, dalla nostra voglia di arrivare a far suoni forti, importanti, di cantare ruoli appassionanti e travolgenti, di non fare cose che ci imbarazzano, che ci mettono in discussione - Di chi ci fa sentire con l'esempio la differenza tra il suono scorretto che stiamo emettendo e il suono giusto che intende farci raggiungere - Di chi ci fa capire che giudicare e giudicarsi non è una buona strada. Valutare sì, ma sempre col tempo e con umile consapevolezza - Di chi ci fa capire che per imparare si deve passare attraverso la semplicità, e che l'esercizio quasi mai deve comportare conseguenze alla salute vocale (dovrei dire mai, ma può succedere che l'allievo compia qualche passo falso che non si riesce a bloccare immediatamente) .... può bastare!

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