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mercoledì, aprile 06, 2016

Il laser

Il raggio laser può essere identificato come un evento luminoso di estrema purezza e coerenza, privo di consistenza materica, incredibilmente preciso e di assoluta leggerezza e sottigliezza. Esso ha un elevato potere di penetrazione e viaggia velocemente e a grande distanza. La sua potenza non sta nella matericità, nel peso, nella spinta, pressione, ecc., ma nella qualità della fonte. Tutti attributi a cui noi dovremmo ambire per la nostra voce cantata. Sono la leggerezza, la purezza, la "piccolezza" - del "calibro" - a garantire la rapidità e la spazialità di diffusione, il potere di penetrazione, l'omogeneità, la coerenza. Questo disegno potrà far storcere il naso a quanti ambiscono a una voce grande, grossa, potentissima, scura, estesa. Occorre prendere atto che le caratteristiche suddescritte sono la base per poter gestire la voce in libertà, cioè per poter utilizzare la voce in base a quanto è musicalmente richiesto e quanto è soggettivamente possibile. Quanti pensano di poter esprimere grande potenza solo in virtù di una particolare tecnica, sbagliano. Ci sono modalità di accesso al canto che possono valorizzare la potenza e il timbro, ma se non ci sono le caratteristiche fisiche per sostenere una voce di grande portata, il soggetto sarà comunque destinato al fallimento e in ogni modo subirà pesanti limiti; viceversa seguendo la giusta strada, nel momento in cui si saranno sviluppate le condizioni di  scorrevolezza e libera risonanza esterna, ecco che se il soggetto si ritroverà caratteristiche vocali di particolare sonorità e colore, esse si manifesteranno necessariamente e facilmente e non creeranno alcun danno, ma permetteranno il massimo di azioni espressive e musicali. Inutile e dannoso aver fretta e cercare il largo, il grosso e grasso, l'opulente, il potente, il premuto, lo spinto... non cercare niente, coltiva la tua voce migliorando ogni volta che puoi i difetti evidenziati partendo dal parlato scorrevole, istintivo, abituati ad ascoltarla e impegnati solo nel cercarla di elevarla ad un livello più interessante. Studia la dizione, rendi la voce ricca studiando i registri espressivi (dialogica, divertita, drammatica, isterica, ,,,), recita poesie, esercita la dinamica e la velocità di articolazione, fai scioglilingua ma senza esagerare, non devi battere un record, ma rendi il testo sempre comprensibile. Recita piccoli dialoghi di vario carattere, magari con qualcuno, rendendo le parole realistiche, veritiere, contestualizza e vivile con la maggior aderenza possibile, senza enfatizzare e senza ricorrere ad effetti. La parola ha già tutto quanto serve per veicolare un messaggio, se utilizzata con il giusto corredo espressivo. Quando questo obiettivo comincia a portare buoni frutti, si può cominciare a intonare su una nota, con l'obiettivo tutt'altro che facile di mantenere quanto è stato raggiunto nel parlato semplice. Questa è la strada virtuosa per ogni canto artistico; le scorciatoie non portano lì, con tutta la libertà di scelta che è disponibile.

2 commenti:

  1. Salvo3:05 PM

    https://youtu.be/Cw4Uisc47xk
    Un grande cantante melodico napoletano morto l'anno scorso.
    Mi ha sempre colpito la leggerezza, il timbro, la signorilità del suo fraseggio.

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  2. Salvo2:33 PM

    Per la serie: come mai Kaufmann ha tanto successo? Si parla di 10 min. di applausi alla Tosca, con "incidente ", alla Scala.

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