"Non è attivando meccanismi difensivi che si serve l'Arte. Oggi ci troviamo in presenza di una arrogante pretesa scientista di appropriarsi di discipline che non appartengono alla scienza e di farlo anche a costo di interventi manipolatori nocivi e funesti. Ecco la questione non è appellarsi alla natura, ma rivendicare con orgoglio l'autonomia dell'Arte. Arte, che vuol dire appunto artificio, ma nel senso di innalzamento oltre l'istinto, di slancio creativo, di trasformazione migliorativa. Questo approccio smaschera l'appello alla artificialità di chi la pensa come manipolazione senza principi e come appiattimento della espressività umana alla fisiologia".
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lunedì, agosto 08, 2011
Della Natura
Pubblico un interessante intervento di Angelo Scozzarella, che ritengo utile e interessante pubblicare qui:
"Non è attivando meccanismi difensivi che si serve l'Arte. Oggi ci troviamo in presenza di una arrogante pretesa scientista di appropriarsi di discipline che non appartengono alla scienza e di farlo anche a costo di interventi manipolatori nocivi e funesti. Ecco la questione non è appellarsi alla natura, ma rivendicare con orgoglio l'autonomia dell'Arte. Arte, che vuol dire appunto artificio, ma nel senso di innalzamento oltre l'istinto, di slancio creativo, di trasformazione migliorativa. Questo approccio smaschera l'appello alla artificialità di chi la pensa come manipolazione senza principi e come appiattimento della espressività umana alla fisiologia".
"Non è attivando meccanismi difensivi che si serve l'Arte. Oggi ci troviamo in presenza di una arrogante pretesa scientista di appropriarsi di discipline che non appartengono alla scienza e di farlo anche a costo di interventi manipolatori nocivi e funesti. Ecco la questione non è appellarsi alla natura, ma rivendicare con orgoglio l'autonomia dell'Arte. Arte, che vuol dire appunto artificio, ma nel senso di innalzamento oltre l'istinto, di slancio creativo, di trasformazione migliorativa. Questo approccio smaschera l'appello alla artificialità di chi la pensa come manipolazione senza principi e come appiattimento della espressività umana alla fisiologia".
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Solo nella mia città sono sorti solo quest'anno 2 centri foniatrici...
RispondiEliminabasta con tutta sta scienza: quasi si vuole sopperire alla mancanza della tecnica con l'ausilio di un bravissimo dottorone che ti curerà e ti porterà a diventare una celebrità (... a Napoli c'è ne uno che dispensa consigli e terapia taumaturgiche ha una sua coorte e naturalmente se fa pagà fior de quatrini...) poveri gonzi. Certo ce ne sono anche di bravi e onesti. Ma la scienza non deve sostituirsi all'arte. E' vero che non ci sono nemmeno i Maestri ed allora si ricorre al "foniatra" come maestro di tecnica vocale (il sopracitato rilascia anche dispense sigh!). Poi ci si lamenta... poveri illusi, asino eri e asino resterai se non apri gli occhi!
E' così un po' in tutti i campi, ma certamente qui siamo al paradosso!
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