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martedì, settembre 20, 2011

Del gorgheggio

Un termine ancor oggi conosciuto, anche se pochissimo utilizzato in ambito strettamente canoro, è quello di gorgheggio, che, specificatamente, attiene al "cantar di gorgia", cioè di gola. Alcuni vociologi recenti, hanno voluto dare a questo termine una connotazione più ampia, riferendola al registro di petto, ma altri rivendicano il ruolo attivo della gola nel canto, ritenendo che il "tabù" della gola sia controproducente.
Qualche tempo fa avevo fatto un intervento in questo blog sull'argomento ("sentir la gola"), ma non mi ero addentrato troppo nella questione, e in effetti, un po' come il fiato nei primi tempi di studio, ritengo che parlar di gola, specie a chi inizia o peggio a chi proviene da una scuola particolarmente negativa, non giovi. Per molto tempo lo studio deve convergere sull'eliminazione o attenuazione delle reazioni istintive e sulla qualificazione del fiato-diaframma, nonché sul superamento dei vincoli valvolari, il che porta a un "salto" della gola. E' fatale che chi canta, soprattutto con intenti professionali operistici, cada in suoni ingolati, e ritengo che un certo "tabù" non sia del tutto sbagliato. Se noi oggi constatiamo che la quasi totalità dei cantanti, in misura più o meno accentuata, sono ingolati, c'è da rimanere molto dubbiosi sul toccare l'argomento, anche nelle fasi più avanzate dello studio, quando effettivamente l'argomento può diventare necessario. Il gorgheggio è ancor oggi inteso in senso di coloratura vivace; questo è molto illuminante, perché ci segnala, a mio modo di vedere, quella libertà e rilassatezza laringea e faringea che, proprio nell'agilità rapida, segnala la capacità della laringe di potersi muovere liberamente, senza vincoli, blocchi volontari o istintivi, e la capacità della gola di adattarsi elasticamente alle diverse altezze tonali, dinamiche e colori richiesti. Confermo che sotto quest'ottica esiste un canto che può anche essere percepito, in qualche momento, come gola, ma se il livello di coscienza è elevato, con il costante controllo di un espertissimo insegnante, il risultato potrà essere importante e perfezionante. Naturalmente, ripeto e ribadisco, tentare di comprendere da soli questo concetto e provare a cantare pensando di poter o addirittura dover sentire la gola, può portare a risultati più che disastrosi, pericolosi e negativissimi, quindi da sconsigliare assolutamente.

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