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mercoledì, settembre 07, 2011

I passaggi "naturali"

Sullo stimolo di una frase sentita oggi, ritengo di dover precisare questo punto. I "passaggi" di registro, o presunti tali, non sono e/o non possono essere "naturali". Mi spiego meglio. Il passaggio in natura può esistere; ciò che non è da considerare come "naturale" è il punto ove esso avviene. Infatti per gli uomini, ad esempio, dove il passaggio di registro indica con una certa correttezza la classe vocale di appartenenza, non si può fare affidamento sul punto in cui la voce passa naturalmente. Perché la voce riveli inequivocabilmente il punto vero di passaggio, cioè di equilibrio tra i registri, occorre che essa sia stata messa sulla giusta base. Questa operazione può richiedere mesi, però un ottimo insegnante può essere in grado anche in una sola lezione di imbastire alcuni punti grazie ai quali può permettere alla voce di rivelarsi appieno, a meno che non sia proprio in condizioni disastrose. Un ulteriore chiarimento va posto sul punto di passaggio dall'atteggiamento di falsetto a quello di testa, nelle donne. Intanto occorre ribadire che le classi femminili non hanno punti di passaggio diversi nelle diverse classi (soprano-mezzo-contralto), nè tra petto e falsetto nè sul falsetto-testa, e queste note sono sempre il fa3 e il re4 (pur con aspetti caratteristici che abbiamo già descritto). Dal momento che osserviamo come la voce di petto non può salire oltre il do#4 senza andare incontro a seri problemi (subentra il cosiddetto "belting", cioè una spinta sottoglottica forzata), noi dobbiamo altresì prendere atto che la corda non può più vibrare con una componente, per quanto minima, di corda di petto, ma può, e deve, vibrare solo in corda tesa e sottile, cioè falsetto, che giustamente cambia nomenclatura (testa) perché è possibile aumentare la pressione senza richiamare la corda di petto; però occorre ben educare il fiato proprio sulle tre note successive al passaggio: re-re#-mi4, affinché inequivocabilmente la laringe prenda il giusto assetto e il fiato abbia, dal diaframma, la sufficiente energia alimentante. L'idea di molti insegnanti che il soprano abbia un passaggio più in alto, è sbagliatissima, prende le mosse da una assurda analogia con la voce di tenore, che non può entrarci niente, perché si riferisce a un altro tipo di passaggio, e manda la voce incontro a rischi elevatissimi sulla propria salute.

1 commento:

  1. si potrebbe approfondire il concetto e la dinamica di zona di falso passaggio di registro e di VERO PASSAGGIO...soprattutto nel registro di tenore..??..

    Tuo amico Dalì

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