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martedì, gennaio 15, 2013

Cantare... in silenzio

Quando si canta, ma soprattutto quando si studia canto, la nostra mente è immersa in un caos rumoroso. Sono i pensieri che ci torturano, in ogni istante ci dicono cosa fare, cosa non fare, cosa è bello e brutto, cosa è buono e male, e in questo caos non possiamo più riconoscere il suono puro della voce più vera del nostro io. Esercitarsi sempre con l'intento di depurare, semplificare, assottigliare, distillare, ma anche "silenziare" quel coro di voci interne che ci riempiono di suggerimenti, i più dei quali sono inutili ed erronei, perché non ci pervengono da una fonte saggia, ma dai nostri istinti e dalle nostre velleità. Dunque, dopo gli esercizi suggeriti nel post precedente legati alla pazienza, alla calma, è necessario esercitarsi a "spegnere" gli interruttori di quella radio interna che ci disturba e ci impedisce la tranquillità e la serenità necessaria a percorrere una strada artistica. Dunque, cantare nel silenzio interiore, nella pace, nella calma, nella volontà, nell'ascolto non pregiudiziale della nostra voce e di chi ci guida.

2 commenti:

  1. Salvo9:27 AM

    Oggi, spesso capita che anche per ascoltare un brano musicale, un film, un intervento televisivo, dobbiamo agire sulla manopola del volume del televisore o della radio perchè ci sembra di non percepire bene i suoni e le voci. Alza un pò l'audio per piacere..., shhh che non sento, mamma mia che caos, chiudi la finestra!
    Ecco, inevitabilmente, oggi viviamo una realtà molto più rumorosa di alcuni decenni fa e ci sarebbe molto da dire e da analizzare. Ma la calma, la pace interiore, la pazienza, l'attesa placida, la tolleranza verso se stessi e gli altri, la costanza, l'umiltà, l'amore, sono tutti valide virtù, capacità che dovrebbero sviluppare non solo chi vuole cantare artisticamente ma anche chi vuole vivere bene... Il canto, per me, è divenuto come quel letto morbido, soffice e caldo, su cui mi addormento beatamente e che mi "serve" a sognare e far sognare, a scoprire e riscoprire chi sono e dove sto andando, All'inizio avevo paura di questo progetto, ma poi ho capito che l'istinto (in questo caso)mi avrebbe portato fuori strada, perchè non ho bisogno di salvarmi ma al contrario di credere, di aprirmi,di lasciarmi andare... come quando pedali o nuoti per la prima volta. Grazioe Fabio di queste immense verità che ci dichiari con tanta fermezza e tanto amore.

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  2. Grazie; l'elemento "rumore" è certamente un tema centrale nella problematica musicale, non solo canora, del nostro tempo. Se è vero che quando vogliamo ascoltare qualcosa in radio o tv o cd, spesso dobbiamo alzare il volume, è anche vero che dovremo agire spesso per abbassarlo, e non poco, ogni volta che compare una pubblicità o qualche programma particolare. Spesso, però ci assueffacciamo a un certo livello sonoro e allora diventa una gara ad alzare, con grave disturbo sul nostro sistema uditivo e nervoso. Occorre molta pazienza, nervi saldi, volontà e controllo per vivere in questo ambiente, e, per l'appunto, ci vuole un progetto di vita che ci sostenga e ci dia prospettive piacevoli. Ciao, grazie.

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