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sabato, gennaio 05, 2013

Le scatole cinesi

Teorici e insegnanti al di qua e al di là di una ipotetica barricata a favore o a sfavore di una metodica del canto "naturale" o "meccanicista", concordano però sull'importanza delle cavità interne, più o meno in armonia e consonanza o più o meno indotte a un lavoro fisico e muscolare. Anche qui dobbiamo prendere atto di un fondamentale erroneo approccio. Sappiamo che la laringe opera in uno spazio piccolissimo, e le corde vocali emettono un suono piccolo e che probabilmente non immagineremmo che possa assurgere a qualcosa di meraviglioso, articolato e sonorissimo se lo sentissimo nella sua originalità, tanto è più vicino a una pernacchietta che a qualcosa di ricco e piacevole. Ora, la maggior parte degli insegnanti e teorici della voce, punta sulle cavità interne (soprattutto sopraglottiche) con lo scopo principale di trovare lo spazio di amplificazione e/o risonanza del suono originale. Questo non è del tutto sbagliato, come principio, ma, come abbiamo più volte ricordato fin dall'inizio, è un errore di valutazione e di disposizione attiva, in quanto ci sono tutta una serie molto complessa di relazioni che si devono instaurare, e che consciamente e volontariamente non possiamo fare. E' la nostra mente che possiede i parametri di disposizione, quindi dobbiamo lasciare che sia lei a predisporli, agendo sulla volontà fonetica. Comunque non è questo il punto fondamentale: la questione è che la amplificazione anche in questo spazio non è sufficiente alle esigenze del canto operistico, essendo sì più grande dello spazio laringeo e faringeo ma non poi enorme (ma rendiamoci conto che un uccellino microscopico emette suoni che si sentono a km di distanza!! ma saranno forse le sue cavità - quasi inesistenti - a produrre quell'amplificazione?). La realtà è che gli spazi interni, sopra e sottoglottici, molto complessi, parte mobili parte fissi, concorrono relazionandosi grazie al fiato, solo in piccola parte ad una amplificazione del suono, ma in realtà sono addetti a una QUALIFICAZIONE del suono, sia in senso esteriore (bellezza, ricchezza) che in senso fonetico (chiarezza e precisione della pronuncia) ma soprattutto attribuendo al suono quelle caratteristiche che faranno sì, una volta uscito con somma fluidità, di acquisire NELL'AMBIENTE tutta la sonorità, la pienezza, la espansività, la velocità di cui è capace. Solo un suono realmente privo di resistenze interne può generare una simile proprietà, e il modo "migliore" per IMPEDIRE questo obiettivo è quello di pensare che le cavità interne possano avere un ruolo attivo nella "quantificazione" sonora, perché in questo modo non faremmo che renderle "complici" della produzione, mentre la qualificazione è quel processo passivo e neutrale per cui le cavità mobili possono assumere tutte le posizioni necessarie senza la minima interferenza sul suono base (che, cioè, rimarrà con una medesima intensità, pienezza, ecc.). Potremo dire che come le scatole cinesi noi abbiamo una scatola piccolissima da cui nasce il tutto, la laringe, una scatola un po' più grossa unita ad un'altra simile che formano una scatola piuttosto grande (oro-faringea) contrapposta ad altra di ancor maggiori proporzioni (torace), ma alla fine una scatola gigantesca che è l'acustica esterna all'uomo. L'acustica esterna non è indifferente, cioè non compie lo stesso lavoro con un suono o con un altro, ma è sensibile alle caratteristiche di questo, per cui un suono tendenzialmente "fermo" (come quello emesso da una vocalità spinta, chiusa, forzata, ecc.) avrà una diffusione modesta, mentre più è fluido, scorrevole, libero, aperto, chiaro, luminoso, più lo aiuterà e lo diffonderà armoniosamente. Potremo dire che l'acustica può partecipare con gioia o con tristezza all'emissione musicale. In genere nei nostri teatri si sentono più funerali che battesimi, ahinoi...

1 commento:

  1. I miei figli mi dicono che posseggo un asciugacapelli antidiluviano... modesto, semplice, piccolo ma con un ottima ventola ed un getto d'aria che è formidabile,silenziosamente asciuga i capelli in poco tempo senza bruciarli.
    Il loro phon invece e supertecnologico e super accessoriato: ionizzatore, triplo getto, innesto largo, ecc.ecc. Non ti dico... tutta apparenza! Sembra di avere in mano un martello pneumatico, attenti al rinculo... spara na bellezza. Ma i capelli restano sempre umidi... Significherà qualcosa?

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