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venerdì, gennaio 18, 2013

Steiner

Riporto alcune parole che Rudolf Steiner, fondatore dell'antroposofia, disse durante una conferenza sulla musica il 30 novembre 1920, contenute nel libro l'Essenza della Musica, ed. Antroposifica, MI:
[...] La maggior parte dei metodi odierni sono propriamente metodi preparatori, metodi di impostazione, metodi di respirazione, e così via. Bisogna guardarsi da tutto quel che consiste nel trattare l'organismo umano un po' come una macchina da lubrificare nel giusto modo, con le ruote da rettificare sui propri assi, e simili. Detto così è naturalmente un po' esagerato, ma si capirà certo che cosa intendo. Si dovrà invece considerare essenzialmente che, nell'insegnamento di un'arte, moltissimo dipende dai rapporti personali e imponderabili fra maestro e allievo; bisognerebbe poter arrivare a farsi un'idea su che cosa sia voglia dire nel canto elevarsi al di sopra della laringe e di tutto ciò che produce il suono o la nota, per stare più coscientemente in rapporto con l'aria circostante, con tutto quanto circonda la laringe più che con la laringe stessa. So che molti oggi non sanno farsi un'idea di quel che ora sto dicendo, ma pure sarà necessario arrivare a farsela. Si deve dare maggior valore a come si realizza quel che si sperimenta nel retroascolto mentre si canta, e che si sente mentre si impara ad ascoltar se stessi; non però che durante l'ascolto sia come voler camminare pestandosi di continuo i piedi; questo naturalmente disturberebbe il canto. Se ci si arriva, se cioè si vivie meno nella fisiologia e più nell'arte come tale, se nell'insegnamento si afferra più l'arte, si arriverà sulla strada cui forse accennava chi ha posto la domanda.
Steiner non era un cantante, non era un maestro di canto, ma era un profondo conoscitore dello spirito e dell'arte, e come si potrà osservare, in poche parole ha sintetizzato alcune verità cui abbiamo spesso fatto riferimento: rapporto maestro allievo; ascolto di sè stessi, stare in rapporto con l'aria circostante, vivere nell'arte, non trattare l'organismo come una macchina da lubrificare...

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