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domenica, maggio 17, 2015

Poche scuse!

Questo post l'ho scritto anni fa, ora stavo esaminando un po' di queste "bozze" che non ho mai pubblicato, e lo metto online perché ha perso un po' il suo carattere di sfogo che probabilmente aveva generato la sua compilazione. Peraltro, direi che è sempre valido. Una caratteristica di tutti gli allievi, TUTTI: è che prima ti invitano ad ascoltare qualche loro esecuzione, e quando trovi qualcosa che non va, iniziano la serie delle scuse: "ah, non ero proprio in forma", "il pianista tirava indietro", "l'acustica era pessima", "il pubblico era freddo", e via di quella strada. Naturalmente alcune cose possono essere vere, anche tutte, ma la questione è un'altra: non si ascolta la critica, non si vuole sentire cosa non va, ma si vorrebbero solo gli elogi, le medagliette. Questo perché c'è da soddisfare, e dalli, il proprio ego. Naturalmente il maestro lo sa, e spesso inizia con gli elogi, nonostante ciò, quando poi viene la parte in cui deve dire ciò che non va, la salva di scuse parte e parte comunque. Talvolta, furbamente, l'allievo cerca di scansarle anticipando le scuse: "vuol sentire questa registrazione di un brano che ho cantato? Non stavo tanto bene, in casa c'è una cattiva acustica e siccome i vicini protestano non potevo cantare tanto forte, però mi dica lo stesso". E che c'è da dire? Era meglio se lasciava perdere! Purtroppo gli allievi devono capire, e lo devono capire fin da subito, che atteggiamenti pessimistici da un lato e scusanti, dall'altro, non solo non servono a niente, ma rendono poco costruttivo e persino inefficace il dialogo e l'apprendimento. Quando l'insegnante esprime una valutazione, l'allievo deve SOLO ascoltare e poi cercare di far proprio quel pensiero e applicarlo. Il giudizio è da eliminare, almeno per un certo tempo e in genere è da ascoltatore che si comprende quando il proprio andrà a combaciare o si avvicinerà a quello del maestro. Allora vorrà dire che la sensibilità uditiva sarà sviluppata a un punto buono e si potrà cominciare ad ascoltarsi con altra qualità critica.

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