Translate
lunedì, marzo 14, 2016
Dopo l'attacco
Fra le tante cose difficili da spiegare, c'è un tema piuttosto ricorrente, che riguarda ciò che avviene subito dopo l'attacco. Come sappiamo, la maggior parte dei cantanti, soprattutto allievi, tendono ad attaccare il suono spingendo (dal basso o in avanti), con un colpo secco, oppure "tirando su", "girando", schiacciando, ecc. Quando si riescono a togliere questi difetti, il problema non è detto che sia del tutto risolto, anzi spesso non lo è, ma viene "spostato" in avanti. E' parecchio comune che dopo l'attacco, il cantante invece di rilassarsi, cominci a spingere, a premere come se dovesse estrudere il suono come con un pistone, intensificando e come ribattendo la vocale (o simil vocale). Queste sono pessime abitudini, perché quella pressione, che il cantante in genere esercita pensando di poter così mantenere vivo e forte il suono, in realtà irrigidisce e "guasta" l'eventuale buon risultato dell'attacco. Occorre aver ben presente che l'impulso che genera l'attacco è istantaneo; appena nato il suono, ogni forza, ogni pressione, se c'è stata, deve cessare; la diffusione del suono avviene tramite un semplice sospiro, un alito etereo. Più leggero e "volatile" trascorre il tempo di vocalizzazione, più esso si diffonde con sonorità, ricchezza, bellezza, facilità, ampiezza e velocità.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
In effetti è proprio quello che succedeva a Flavio durante la scorsa lezione di canto.
RispondiEliminaSin da piccolo ho avuto la passione dell'immersione e so cosa significa entrare in acqua, o meglio, l'ho imparato dopo un percorso abbastanza duro dove la mente e il corpo si sono duramente scontrati....
RispondiEliminaIl mare, questa sconfinata massa d'acqua mette timore, anche giustamente. Immergersi è come profanare uno spazio ignoto, un pò come un astronauta. Sei steso sul pelo dell'acqua, respiri tranquillo, pieghi il busto per bene ed entri in un altro mondo... nulla deve essere lasciato alla forza, alla spinta violenta, ma al contrario ad una fusione con l'elemento, una simbiosi, a volte sembra che il mare respiri con te o meglio che tu respiri con il mare...
Molto bene. E' ciò che scrissi tempo fa a proposito delle "violette" cantate da Schipa; è come se lui fosse tutt'uno con il canto, con le parole e la musica, non è più Schipa... Questo è il grande obbiettivo di un grande artista.
RispondiElimina