Altro esempio di grande valore. Il tenore siciliano Roberto d'Alessio in una delle pagine più acute e impegnative del repertorio tenorile, "mi par d'udire ancora". La esegue solo mezzo tono sotto l'originale (considerate che veniva cantata anche un tono e mezzo e persino due toni sotto) con facilità e buon gusto.
Non lo conoscevo, davvero molto bello. Tra l'altro una voce di spessore, e di colore brunito, nient'affatto "zanzara"... Noto anche, ma è solo un particolare, la difficoltà a dire la i sugli acuti, ad esempio alla fine ("diviiiiiin").
RispondiEliminaNon so se sia realmente una difficoltà; non la dice, ma fino a una certa altezza lo fa e pure bene, quindi credo sia più un timore che altro (un timore di steccare, o di perdere l'omogeneità o l'intonazione, chi lo sa...).
RispondiElimina....il mio caro Maestro di canto......♡
RispondiEliminaMauro Masoni (Basso).