In apertura di un concerto che diressi una volta a Modena, mi rivolsi al pubblico e chiesi, un po' provocatoriamente: "perché siete qui?". Vidi subito gli sguardi perplessi di alcune persone, che si interrogavano guardandosi in faccia. Ma io li tolsi dall'imbarazzo rispondendo per loro: "per ascoltare questi ragazzi che suonano". Dopodiché mi girai verso il gruppo dei musicisti e feci una domanda analoga, facendoli ancor più meravigliare: "e voi perché siete qui?" E rispondendo ancora io per loro poco dopo: "per farvi sentire". "Ma sopra tutto questo c'è una domanda per tutti: perché?. Qualcuno potrà dire: perché la musica è bella, perché sono appassionato, e tante altre risposte, piuttosto vaghe e generiche, quindi dove manca una risposta collettiva condivisa." Le stesse domande le potremo porre a chi va nei musei, nelle pinacoteche, a visitare città d'arte dome Firenze, Roma, Venezia, Atene, Siracusa, ecc.
Il motivo in fondo non è molto difficile: perché siamo esseri spirituali, anche se non tutti avvertiamo allo stesso modo questa forza interiore. C'è il comune intendimento: che lo spirito è legato alla religione e alla filosofia teorica, ma dobbiamo considerare che la spiritualità è presente e ci guida in tutte le azioni della vita, e dobbiamo anche renderci conto che la religione potrebbe non entrarci per niente. Certo la domanda di fondo che un po' tutti si pongono è "chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo", ovvero come mai siamo sulla terra, cosa succede dopo la morte, ecc. Su questo sono state date le risposte più varie e astratte, confutate poi dalla scienza, che si occupa di cose concrete. Ma a mio avviso anche questa è una sciocchezza! L'osservazione e lo studio scientifico non sono in contrapposizione con la spiritualità, però, come ripeto, l'errore sta nel confondere questa con la religione.
Dunque, perché quasi tutti gli esseri umani, in un modo o nell'altro, seguono l'arte? Leggendo un libro, ascoltando musica, esprimento le proprie opinioni su quanto è bello/brutto un quadro o un palazzo o un tappeto, ecc. ecc.
Lo spirito ci anima, ci sprona a intraprendere una via di conoscenza. E' una via di consapevolezza e di evoluzione. Posso porre anche questa domanda: perché evolviamo? La scienza ha decretato che esiste un'evoluzione, ma non so quanti si siano chiesti: perché? Del resto la religione cristiana dice che Dio ha creato l'uomo. Bene, ma perché? Oltre questo, perché l'uomo si evolve? Indipendentemente dalle teorie darwiniane, non c'è dubbio che l'uomo faccia continui cambiamenti. E questo la religione come lo spiega?
Ritengo invece che ci sia una Conoscenza, cioè un principio che determina l'esistenza e l'andamento di tutto ciò che è "essere". Un principio evolutivo. Ogni fenomeno tende a scomparire, a decadere, e richiede energia per proseguire. Inoltre niente può essere uguale a qualcos'altro, tutto si deve differenziare. E in ogni frammento si cela un frammento di verità (che è la Conoscenza). Ciò significa che ogni cosa è spronata dalla Conoscenza a evolversi fino alla perfezione, che è anche verità. Purtroppo, c'è anche una legge molto severa: la verità non deve essere conosciuta da tutti (molti i chiamati, pochi gli eletti). Il motivo è semplice, se tutti la conoscessero, si creerebbe il caos! Pensate un po' se apparisse un essere divino che annunciasse a tutti i popoli che in realtà dopo la morte non c'è niente e tutto finisce lì! Chi si preoccuperebbe più di vivere con giustizia, di rispettare il prossimo, ecc.? Scoppierebbe il mondo, con guerre, uccisioni, e le altre peggiori cose. Quindi il principio stesso cosa si è inventato? Che la verità sia irraggiungibile, se non con enormi sforzi, e un piano di distruzione di chi e cosa si avvicina troppo alla verità.
Dunque, lo spirito preme, in modo differenziato, sugli esseri umani affinché facciano o partecipino a fenomeni d'arte vera. Nel nostro mondo viene definita arte qualunque cosa, perché quasi nessuno sa indicare cosa significa e come riconoscerla realmente. Quindi in primo luogo abbiamo bisogno di criteri per poter individuare cosa è arte e cosa no. Lo stesso discorso vale per gli artisti. Vengono individuati con questo termine personaggi buffi, divertenti, strani, senza uno straccio di criterio per poter capire se sono dei venditori di fumo o realmente artisti. Ma anche persone serie, professionali, non è detto che solo perché si presentano bene e parlano in punta di forchetta siano davvero artisti.
Ciò che contraddistingue l'arte è il "gesto", cioè un'attività concreta che venga sviluppata fino alla sua perfezione. Anche su questo c'è forte dibattito. "La perfezione non è dell'uomo, è irraggiungibile," ecc. ecc. Non è così. Certo, se intendiamo una perfezione assoluta, è impossibile, perché l'uomo, essendo fatto di carne, ossa, muscoli, fibre, avrà sempre dei limiti fisici, che sono quelli che invece non ha lo spirito, che in quanto tale, però, non ha gli strumenti fisici per poter realizzare opere d'arte fruibili. L'opera d'arte a cosa serve? A permettere a tutti gli spiriti, compresi quelli di chi non comprende l'arte, di trovare un sistema di comunicazione con gli altri spiriti. La Conoscenza è, potenzialmente, un'unità, che come unità non può essere perché non potrebbe porsi in relazione con niente, contenendo già tutto, e quindi essendo fine a sé stessa! Per cui deve differenziarsi in tutto ciò che esiste. Però la sua forza spinge verso l'unificazione, quindi tutto cerca di attrarsi e creare unità. Le quali, come ho detto, vengono attaccate dai "microbi", cioè dalle creature che rallentano e frenano questa tendenza, per volontà della Conoscenza stessa.
Quindi, alcuni soggetti, dotati o non dotati di specifiche capacità (saper suonare, disegnare, scrivere, ecc.) spinti da una particolare e forte pressione spirituale, si dedicano a un'arte e se la spinta è veramente potente, la possono portare fino a un punto che definiamo "non oltre", cioè un punto oltre il quale non possono proseguire perché occorrerebbe la disumanizzazione, ovvero il trascendimento da fisico a etereo, il che non si può avverare. Se raggiungono quel punto, avranno anche la rivelazione della verità, entrando nel cerchio dell'unità. Più il gesto artistico è elevato, più gli spiriti presenti negli esseri umani saranno attratti dalle opere prodotte da quegli artisti, come Mozart, Michelangelo, Dante, ecc.
Fare arte è un atto evolutivo. Cosa significa? Che qualcosa di noi che si trova a un livello "basico", lo spirito ci spinge a farlo evolvere, superando anche i limiti fisici che possediamo. Ci sono persone che si ritrovano, senza volerlo, delle capacità "innate" molto elevate e addirittura strabilianti, che vengono classificate come "extrasensoriali". Perché avviene ciò? Perché la Conoscenza necessita di riconoscimento. Ogni cosa richiede di non essere fine a sé stessa, così come non possono esistere due cose identiche. Ci sarebbe un annullamento, ma l'annullamento non può starci. Qui dovrei spiegare cos'è il nulla e il perché di questa affermazione, ma la faccenda è già troppo lunga. Spero di aver delineato il mio pensiero, che naturalmente può essere completamente rifiutato, è solo uno stimolo a riflettere.