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lunedì, febbraio 27, 2012

Un buon esempio

Vi posto una registrazione in studio del "Sogno" di F.P. Tosti nell'esecuzione di Dino Patrussi. Dino ha studiato parecchio tempo presso il m° Antonietti e ha raggiunto una invidiabile qualità di emissione. Per diversi motivi è arrivato a cantare concerti non più giovanissimo, molto osteggiato perché in possesso di una voce non "tonitruante" come diceva Celletti, un timbro piuttosto chiaro e una dizione perfetta che faceva dire a molti di "non avere imposto lirico". Questo lo ha molto amareggiato, e a un certo punto decise di smettere, nonostante l'esortazione di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato. Come si può evincere da questa registrazione, fatta in una sala forse non molto competente in registrazioni di cantanti lirici, l'imposto è incredibilmente "alto", soffice, libero. Ogni parola è calibrata nel suo significato. La mancanza assoluta di gola, cioè il canto sul fiato, darà fastidio a molti, ormai assuefatti ai vari attriti glottici...

2 commenti:

  1. Salvo2:40 PM

    Certamente una voce nitida, bella, ariosa... d'altri tempi ;-) Mi piacerebbe sentirlo anche in qualche aria d'opera. Non c'è qualche altro file? Grazie.

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  2. Ho parecchie cose, ma voglio scegliere bene...

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