2) se già la parola conferisce "peso" e accento all'emissione vocale, e questo porta a un lento dominio del diaframma, non stimola particolarmente la reazione, essendo la parola compresa nel nostro DNA. La parola sviluppa il fiato e può essere estesa, grazie alla sovrapposizione dei registri. Per ulteriore dominio del fiato, a seconda delle situazioni soggettive, si può fare ricorso a un incremento del peso vocale anche mediante l'uso del colore oscuro (che è comunque necessario apprendere per le situazioni drammaturgiche che lo prevedono).
3) particolarmente efficace, ma non facile, è il ricorso all'assenza di peso. La base della grande educazione vocale, e della stessa voce completa e perfettamente emessa, è la voce sussurrata. La mancanza di peso evita la reazione e questo permette di lavorare sulla pronuncia e sulla fluida emissione, evitando in ogni modo l'uso di parti muscolari, e questo abituerà l'allievo cantante a familiarizzare con una sensazione del tutto nuova, e cioè il canto sul fiato, un canto di pura parola fuori dal corpo, come se fosse l'estremità di un tubo completamente vuoto.
4) altra ulteriore strada di aggiramento della reazione consiste nell'utilizzo di suoni staccati; oltre a essere una propedeutica all'agilità, alla coloratura, l'uso di suoni staccati non dà tempo all'istinto di organizzarsi, per cui si può imparare a sentire come risulta un suono libero che nel legato non riesce, e questa è una forma di autoapprendimento.
5) Queste forme di educazione agiscono implacabilmente sullo sviluppo del fiato, che da istintivo e fisiologico, si commuta in un alimentatore di suoni, un "archetto" di suoni puri. Se questa educazione prosegue con la dovuta pazienza, umiltà e volontà, porta alla piena coscienza e consapevolezza respiratoria artistica; tutti gli elementi di questa disciplina sono in stretta relazione tra loro, e quando il "cerchio si chiude" si può aspirare alla perfezione, al nuovo senso fonico e anche la divisione della voce istintiva assurgerà a corda unica, senza più "registri", anche e soprattutto in virtù dell'eliminazione della funzione valvolare della laringe.
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