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domenica, ottobre 02, 2011
Le forme "chiave" - 1) la lingua
Come più volte scritto e detto, ogni vocale è caratterizzata da una forma chiave della cavità oro-faringea. Mentre la parte posteriore, cioè il faringe, si "acconcia", si modella, in parte di riflesso, in parte in relazione alla pressione aerea, la bocca deve essere educata ad assumere la forma corretta. Preciso ancora una volta alcune cose: 1) le forme chiave non sono eterne, cioè non è necessario mantenere la forma per sempre, ma solo per un periodo sufficiente ad "insegnare" al fiato ad alimentarla; quando la respirazione sarà adeguata, si potrà superare questa fase, ricordando che il volto e le forme devono sempre essere armoniose e serene; 2) solo le labbra e la muscolatura del volto può tendersi per far assumere la forma voluta, e la tensione non deve mai propagarsi alla zona sottostante (sottomento, collo) e retrostante (nuca e parte posteriore del collo); in questo senso può essere positivo, mentre si esegue un suono lungo, muovere leggermente la testa per verificare la presenza di tensioni e per scioglierle; 3) la posizione della lingua, di cui metto una foto come primo esempio, nell'emissione della "A" e della "è" è evidentemente adagiata in modo rilassato sul pavimento della bocca e al suo centro (a meno di avere una lingua particolarmente robusta) si forma una sorta di cucchiaio. Sia chiaro che questa posizione è e deve essere il risultato di una corretta emissione, è assurdo e pericoloso metterla così con forza o addirittura (e questo è spaventoso) mediante oggetti quali cucchiai o pressori medici. Tutte le foto sono scattate durante emissioni vocali, non sono "mute", per confermare che è possibile realizzarle senza problemi. Per non incorrere in errori interpretativi, aggiungo che la posizione della lingua anche andando su vocali più chiuse, come O od U, che sono più difficili da mostrare, non cambia. Aggiungerò ancora che salendo verso gli acuti, specie nella A, si può formare una scannellatura o solco nel centro e verso la gola; non è un segnale negativo, anzi è positivo, mentre è un segnale di una respirazione carente quando, nella A, la lingua si solleva, specie nella parte posteriore, oppure si stringe in punta a "turacciolo" o assume qualsivoglia altra forma. Altra cosa importante è che la punta della lingua non deve indietreggiare; non è necessario imporre che tocchi i denti inferiori anteriori, però se si scorge che indietreggia vuol dire che c'è un difetto in atto, specie se l'arretramento è evidente. Segnale molto negativo è quello offerto da una vibrazione o oscillazione della lingua; indica una reazione evidente del diaframma e occorre un insegnante validissimo per "fermarla". Chiedendo scusa per la pessima qualità delle foto, ma è ovvio che non sto facendo un album ricordo, e lo scopo è quello di guidare verso corrette posture orali e l'attenzione deve essere colà rivolta. Inserirò, se riesco, anche qualche foto di posizioni erronee della lingua. Vediamo nelle foto seguenti: 1) la lingua indietro, che nei primi tempi di lezione può essere anche soltanto dovuta alla tensione degli esercizi, ma è bene che l'allievo si renda conto e cerchi di evitarla. Se invece riguarda un allievo già avanti negli studi o un cantante, è il segnale di un difetto, sicuramente riscontrabile nell'emissione; 2) la punta della lingua sollevata; questo è un fenomeno che si riscontra sovente in cantanti molto difettosi, ma l'ho visto anche in cantanti non disdicevoli; dobbiamo considerarlo un errore e uno sbaglio di impostazione da parte degli insegnanti, però quando il fiato è aderente al palato è possibile che questa posizioni della lingua non crei particolari problemi. E' comunque velleitario pensare che grazie a questo sotterfugio si possa indirizzare meglio il suono, che rischia, anzi, di andare indietro; 3) la lingua a tampone, frequente in chi spinge; questa posizione è deleteria perché occupa gran parte dello spazio anteriore creando un suono brutto e povero; se poi c'è effettivamente anche la spinta...
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Fabio, desidero esprimerti la mia ammirazione per quanto vai scrivendo ed esemplificando.
RispondiEliminaAngelo
Fabio, la giusta rilassatezza della lingua ed una giusta apertura della bocca con sgangio tranquillo della mandibola deve o può provocare un leggero abbassamento del pomo d'adamo e quindi della laringe?
RispondiEliminaSì
RispondiEliminaCesare Siepi ha sempre messo la punta della lingua indietro VOLONTARIAMENTE e non mi sono solo un cantante "non disdicevole", ma forse IL MIGLIOR CANTANTE di sempre1
RispondiEliminaMah, dire che un qualunque cantate sia il migliore di sempre (a lettere maiuscole) è una sciocchezza, perché non sappiamo come si cantasse già solo un secolo fa o poco più, e di secoli di canto ce ne sono stati diversi. Mi può dire la fonte di questa informazione? Grazie
EliminaSono vecchio e Cesare Siepi lo conoscevo personalmente, così come conoscevo personalmente Bastianini e Valdengo. Ecco da dove ho tratto questa informazione. Saluti. Cesare Siepi aveva 1 millesimo della voce del mio amico Nicolai, ma era un maestro di tecnica, questo glielo assicuro
EliminaUn'altra cosa...Fino agli anni 40 dell'Ottocento la voce di petto era cosa rarissima e per nulla apprezzata. Quindi di secoli di canto per come oggi è inteso NON ce no sono stati parecchi, ma nemmeno 2 pieni. Le voci vanno sentite in teatro dacché, e questo è vero, non v'è registrazione che sia fedele. Provo compassione per quei giovani cantanti che ascoltano registrazioni dei primi decenni del '900, pur sapendo quanto fossero precari i mezzi di registrazione dell'epoca
EliminaAltrettanto sciocco è leggere le tecniche del canto del 700 (come il Mancini) visto che allora le "star" erano i castrati e la voce di petto (ossia l'appoggio e il sostegno e e in generale tutto quello che permette di produrre una nota acuta, diciamo genericamente una nota sopra il DO centrale per una voce maschile grave) era considerata cosa volgare e veniva apprezzato molto di più il falsettone.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaBuonasera Fabio, torno con una piccola curiosità riguardo proprio la posizione della lingua. Premettendo sempre che sono un totale ignorante in materia e solo un appassionato di canto (altrui), cosa ne pensi della posizione della lingua ottenuta mediante la pronuncia del fonema "NG" (quello della parola inglese sing per intenderci)? E' una tecnica usata dalle scuole americane di canto, anche lirico, e consiste nel sollevare un po' il dorso della lingua, esattamente come avviene durante la pronuncia naturale della parola "sing"... provando anche solo a parlare in questo modo (quindi col dorso della lingua lievemente alzato) però noto che la mia voce diventa nasale, stridula e costretta, tipo Paperino, e non riesco a fare nemmeno per oltre qualche secondo un banale vocalizzo da visita otorinolaringoiatrica sulla A, mentre tenendo la lingua in una posizione più bassa e naturale (non forzatamente bassa ovviamente) riesco a fare una A sostenuta per diversi secondi e la mia voce ha il solito tono caldo e naturale che ha sempre... ho addirittura letto che secondo alcuni la celebre soprano Birgit Nillson aveva trovato il "nucleo della voce" proprio utilizzando questa posizione linguale, ma a me pare una sciocchezza. Ho anche il dubbio che c'entri il fatto che l'inglese (soprattutto quello statunitense) è parecchio nasale, a differenza dell'italiano. Tu cosa ne pensi a riguardo?
RispondiEliminaCIao; come ho esemplificato e scritto, penso peste e corna di ogni suggerimento che tenda a intervenire direttamente su parti interne agli apparati, tra cui la lingua. La lingua deve assumere via via le posizioni e le forme ideali alle vocali emesse. Se essa assume forme improprie, si muove, si alza, arretra, balla, ecc., è perché il fiato non si trova nelle condizione di alimentare correttamente la fonazione, quindi agire sulla lingua è del tutto inutile, anzi controproducente. L'unico consiglio che talvolta do è quello di percepire se la punta della lingua appoggia dietro ai denti inferiori.
RispondiEliminaDa ignorante in materia, e arrivandoci semplicemente per logica e intuito, concordo con te. La forma della lingua a "NG" tende a nasalizzare e rendere stretto e aspro il timbro (almeno se provo a farlo io succede questo), invece la lingua indietro noto che appesantisce la voce e la fa sembrare cupa, ovattata e costretta (penso a tal proposito a Jonas Kaufmann, ho visto diversi suoi video e noto sempre la sua lingua vagamente arretrata quando canta, non mi stupisco che abbia avuto qualche anno fa una brutta emorragia alle corde vocali). Assurdo anche costringere a tenere la lingua bassa con un cucchiaio o con l'abbassalingua usato dagli otorini.
RispondiEliminaLa lingua arretrata fa sì che il fiato-suono sia indirizzato verso l'interno, quindi non può venire avanti.
RispondiEliminaCapito. Inoltre è anche più faticoso proprio "fonare" con la lingua arretrata e relativamente distante dagli incisivi inferiori.
RispondiEliminaIncredibile che ci sia ancora qualcuno che propagandi "forme chiave" della lingua. Altrettanto incredibile chi pontifica su come oggi "dovrebbe essere" la voce, senza argomentare con consapevolezza storica e senso del presente. Grazie al cielo il pubblico sensibile risponde da sé
RispondiEliminaNon comprendo il senso di questo post, può spiegare meglio?
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