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martedì, ottobre 18, 2011

Sigrid Onegin

Volendo indicare alcuni cantanti di riferimento che possano essere di esempio, grazie alle indicazioni di Francesco N., cito ora il contralto Sigrid Onegin di cui inserisco un'esecuzione tratta da Youtube. Molte altre ce ne sono e consiglio i lettori di andarle a sentire. Quest'aria, tratta dal Profeta di Meyerbeer, mi pare che esemplifichi compiutamente molte caratteristiche positive e peculiari di questa cantante e di un'epoca. Intanto è stupefacente sentire una cantante, che se pure ammettessimo non essere un puro contralto ma comunque un mezzosoprano di ampia estensione, passare con questa disinvoltura dal registro di petto, che non è mai "pompato", mai volgare, mai spinto, schiacciato o ingolato, al falsetto-testa. Tutto il settore acuto è dichiaratamente femminile. Non si capisce perché un mezzosoprano o pur anche un contralto debbano sembrare maschi! (o... orchi!). Partendo da questa concezione più che corretta, ecco che la Onegin ci fa sentire note di rara purezza, agilità perlacee ma anche funamboliche sempre con levità, con rotondità (tranne qualche sporadico e minimo episodio che non ritengo il caso di sottolineare, anche e sempre per questioni legate ai tempi di registrazione - 1929) e bellezza. Ciò che mi piace sottolineare è che quando questa cantante sale in zona acuta, anche molto acuta, non si ha mai la sensazione di quel "cucchiaiamento", cioè quel "girare" il suono dietro, andando a cercare cavità e risonanze. Il suono è sempre avanti, ma mai schiacciato o povero. Certo per le orecchie di chi si è abituato ad ascoltare cantanti perennemente ingolati, fibrosi, attaccati ai muscoli, affondanti o nasaleggianti o cos'altro si vuole, sentire una voce pura e aerea come questa potrà sembrare poca cosa, ma chi sa cogliere sentirà che questa è una voce di ampia portata, ricchissima di armonici, quindi certamente molto espansiva nell'ambiente. Il trillo, poi, è un gioiello da collezione.

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